Giorgetti, "cosa mi aspetto dal 2024"
"Con i botti di San Silvestro si chiude l'epoca del Superbonus, che con la sua eredità ci accompagnerà però ancora a lungo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in un'intervista al Sole 24 Ore.
L'esponente della Lega poi aggiunge: "Con il 110% finisce anche quella che ho definito un'allucinazione psichedelica, basata sulla convinzione che con la clausola di fuga dal Patto di stabilità e i tassi a zero si potesse fare debito all'infinito senza poi pagare il conto". "Dal 110% ci saranno altri extracosti per alcuni decimali di Pil, presto avremo di dati definitivi", spiega ancora Giorgetti aggiungendo che "con il nuovo decreto si fissa il principio che lo Stato può fare sacrifici ma solo per chi è in difficoltà". "Dobbiamo essere selettivi negli incentivi pro-crescita, anche senza le regole comunitarie non possiamo permetterci aumenti del debito", ribadisce.
Per quanto riguarda il Patto di stabilità, sempre Giorgetti afferma: "C'era chi ci suggeriva di accettare il Mes e mettere il veto sul Patto, ma non penso che dare l'idea di non voler rispettare i limiti fiscali sarebbe stato un gran messaggio per i mercati. Detto questo, il Patto non è certamente il meglio possibile. Ma è un compromesso che tutti abbiamo accettato".
"Con una crescita inferiore alle attese, un debito che non scende può rappresentare un problema. Ma mi aspetto che la politica monetaria cambi presto di segno - prosegue Giorgetti - dopo che l'inflazione è precipitata per effetto del crollo dei prezzi dell'energia più che delle scelte di Francoforte". "Se mi si chiede che cosa mi aspetto dal 2024, mi attendo prima di tutto l'avvio rapido di un percorso di discesa dei tassi, che ci offrirebbe margini non indifferenti", conclude il ministro.