Nasdaq, ecco tutte le stelle che brilleranno il prossimo anno
È il pomeriggio di un giorno di dicembre, grandi di Wall Street e semplici mortali riempivano il Robert H. Smith Auditorium presso la News York Historical Society di Manhattan, tutti raccolti per celebrare la scomparsa di uno dei grandi di Wall Street, il suo nome è Byron Wien, lo stratega di Blackstone e prima ancora di Morgan Stanely. Così Barron’s (la Bibbia dei mercati) racconta uno dei più dolorosi addii di quest’anno, e non è l’unico, perché se il 2016 è l’anno in cui si sono concentrati i funerali di alcune tra le più belle voci della nostra epoca, il 2023 è l’anno della scomparsa dei grandi guru.
Anche i semidei della finanza sono mortali. Charlie Munger, Gordon Moore, Tom Lee, Laszlo Birinyl e in Italia i “nostri” Ettore Fumagalli e Attilio Ventura, solo per citare i principali nomi, ma sopra tutti c’è Byron Wien, ed è per una questione personale perché il grande analista è stato l’autore delle Ten surprises, il mitico appuntamento di inizio anno che da 38 edizioni accompagnava gli investitori e che ora per limiti biologici non ci sarà più. Questa è forse la più grande sorpresa che Wien non aveva calcolata, il lavoro allontana la morte diceva, invece pur collegandosi al monitor anche dalla sua stanza d’ospedale fino all’ultimo giorno, la natura ha vinto. Orfani di Wien da quest’anno dovrete accontentarvi delle mie “10 di Buddy Fox”, ma prima c’è qualcuno di più autorevole da leggere ed è Doug Kass, probabilmente un adepto di Wien, che ogni anno ci delizia con la sua lista di 10 sorprese, e quest’anno sono da prima pagina! Sullo S&P500 prevede che non supererà 4.900, anzi scenderà sotto 4.100; poi c’è Apple che subirà un forte calo in Borsa a causa dell’intensificarsi delle tensioni commerciali con la Cina; c’è anche Elon Musk costretto a una lunga riabilitazione, le azioni Tesla subiranno un calo fino ai minimi 2023; e poi le banche che subiranno ingenti perdite a causa dei problemi sul credito; e sempre in tema di banche ci sono le dimissioni di Jamie Dimon che lascia Jp Morgan per diventare il Segretario al Tesoro nell’amministrazione Haley o Withmer.
Diametralmente opposte le previsioni di Dan Ives di Wedbush, forse il più rialzista tra i rialzisti, uno dei pochi che a fine 2022 decise di puntare sul recupero del Nasdaq, oggirilancia! Apple è tra le sue top pick, upgradato a 250 dollari prevede che presto raggiungerà la vetta dei 4 trilioni di dollari di capitalizzazione. Dietro c’è Tesla che Ives considera la nuova Apple, e non serve aggiungere altro se non il target: 350 dollari. Per finire ci sono le “oltraggiose previsioni” di Saxo Bank, ho scelto quella sul Giappone: «Il tasso di crescita del Pil sarà del 7% e costringerà la Boj ad abbandonare il controllo della curva dei rendimenti». Intanto nel mondo la recessione non c’è stata, anche Wien l’aveva messa in conto, chissà come avrebbe commentato la sorpresa, purtroppo non lo sapremo mai, da quest’anno saremo costretti a fare tutto da soli. Anche in finanza, la perdita di un grande uomo e forse l’unica perdita che non si può mai recuperare.