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Manovra punto per punto: taglio alle tasse, soldi alle mamme, novità sulle pensioni

Giorgetti

Michele Zaccardi
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Manca ancora qualche dettaglio, ma il testo della Legge di Bilancio è ormai definitivo. A poco più di una settimana dal via libera del Consiglio dei ministri, la manovra assume contorni più precisi. Sarà infatti sulla bozza circolata ieri, 91 articoli divisi in dodici capitoli, che il Parlamento dovrà esprimersi. Con poche possibilità di proporre modifiche, almeno stando a quanto auspicato sia dalla premier Meloni sia dal ministro dell’Economia Giorgetti, che puntano, grazie a un accordo tra i partiti di maggioranza, a un’approvazione senza emendamenti. In ogni caso, a disposizione dei parlamentari ci sarà una dote di 200 milioni di euro. Il testo, che sarà inviato alle Camere entro la fine della settimana, contiene le misure già annunciate dal governo nei giorni scorsi, a cominciare dalla conferma del taglio del cuneo fiscale e della stretta sui pensionamenti anticipati. Andiamo con ordine.

CUNEO - La misura più importante, anche in termini di risorse stanziate (circa 10 miliardi), è senza dubbio la riduzione dei contributi pagati dai lavoratori dipendenti. Il taglio del cuneo, finanziato solo per il 2024, vale 7 punti per le retribuzioni lorde fino a 25mila euro di reddito e 6 punti per quelle inferiori a 35mila. A questo va aggiunto l’intervento sull’Irpef, che però è contenuto nel decreto fiscale varato al settimana scorsa. Il provvedimento prevede l’estensione dell’aliquota del 23% per chi ha un reddito compreso tra i 15mila e i 28mila euro, a cui prima si applicava il 25%. Nel complesso, il risparmio massimo in busta paga si aggira sui 120 euro mensili.

PENSIONI ANTICIPATE - Novità rilevanti sul fronte pensioni. Dal 2024 si passerà da Quota 103 a Quota 104, con una penalizzazione degli assegni per chi sceglierà questa strada per andare prima in pensione (almeno 63 anni di età e 41 di contributi) rispetto a quanto previsto dalla riforma Fornero (67 anni).

 

 

APE SOCIALE - Sarà rinnovato poi l’Ape sociale, l’indennità erogata in attesa di andare in pensione, per tutto il 2024. Lo strumento si rivolge ai disoccupati, persone con invalidità almeno del 74%, lavoratori impegnati in attività gravose e quelli che assistono persone con handicap: potranno ritirarsi a 63 anni e 5 mesi. Confermata anche Opzione Donna per le lavoratrici (disoccupate, caregiver o con invalidità) che hanno raggiunto 35 anni di contributi, ma cresce di un anno il requisito dell’età (61 anni). Requisito che viene ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due.

INDICIZZAZIONE - Arriva poi un taglio della rivalutazione all’inflazione per le pensioni più alte. L’indicizzazione rimane piena per gli assegni fino a 4 volte il minimo (563,74 euro), mentre per la fascia tra 4 e 5 volte sale dall’85 al 90%. Al contrario, la rivalutazione viene ridotta di 10 punti, dal 32 al 22%, per chi prende oltre 10 volte il trattamento minimo (5.637,4 euro lordi).

FRINGE BENEFIT - Novità anche per i fringe benefit (come buoni pasto e auto aziendali). La manovra amplia la soglia di esenzione fiscale che passa da 258 a mille euro per tutti i dipendenti e a 2mila per chi ha figli a carico. 

Confermata anche la detassazione dei premi di risultato: entro il limite dei 3mila euro, l’aliquota è al 5%. Vengono poi prorogate per tutto il 2024 le agevolazioni sui mutui per la prima casa per gli under 36. Al bonus elettrico del 1° trimestre vanno 400 milioni, mentre altri 600 servono a rifinanziare la carta per acquistare beni alimentari, “Dedicata a te”.

 

 

NATALITÀ - Per sostenere la natalità, la manovra prevede l’azzeramento, fino a 3mila euro massimi annui e senza limiti di reddito, dei contributi a carico delle madri lavoratrici. Lo sconto è legato al numero di figli: per le mamme con due bambini dura fino ai 10 anni del più piccolo; per chi ne ha tre, vale fino ai 18 anni. La Legge di Bilancio prevede anche di incrementare il bonus per pagare le rette degli asili nido. Il beneficio, che sale fino a 2.100 euro, è destinato però solo ai secondi figli nati dopo il 1° gennaio 2024 in famiglie con già un minore under 10 e un Isee massimo di 40mila euro.

SANITÀ - Per la sanità arrivano 3 miliardi di euro nel 2024, 4 nel 2025 e 4,2 dal 2026. Il governo stanzia poi 8 miliardi in due anni per la nuova tornata 2022-24 di rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione.

MAGGIORI ENTRATE - Per far quadrare i conti, il governo interviene anche aumentando le tasse. Per gli affitti brevi e turistici, la cedolare secca, prevista fino a un massimo di quattro immobili dati in locazione, passa dal 21 al 26%. Aumentano poi le tasse sulle sigarette: un pacchetto costerà 10-12 centesimi in più. Mentre l’Iva su prodotti per l’infanzia, per gli assorbenti e i tamponi sale dal 5 al 10%. La manovra agisce anche sul lato della spesa, limando di 600 milioni di euro quella di Regioni (tranne sanità e diritti sociali) ed enti locali (200 milioni i comuni e 50 le province).

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