Lavoro, l'occupazione non indietreggia: un milione di posti in più
Oltre un milione di contratti in più nei primi sette mesi dell’anno. Nonostante il rallentamento dell’economia, il mercato del lavoro rimane tonico. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, fino a luglio si sono registrate 5,063 milioni di assunzioni da parte dei privati, in leggera flessione (-0,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A calare sono stati i contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-3%), mentre è risultato il lieve crescita il lavoro intermittente (+3%), stagionale (+2%) e a tempo determinato (+2%). Di contro, nei primi sette mesi di quest’anno si sono registrate 3,909 milioni cessazioni, in diminuzione del 2% sul 2022. A determinare questo risultato sono stati i contratti a tempo indeterminato (-7%), quelli in somministrazione (-7%) e l’ apprendistato (-5%). Nel complesso, nei primi sette mesi di quest’anno, il saldo tra assunzioni e cessazioni è dunque positivo per 1,154 milioni di contratti. Non solo.
Il mercato del lavoro appare anche meno precario: sempre nei primi sette mesi dell’anno, infatti, le trasformazioni da tempo determinato sono state 471mila, in aumento del 5% sul 2022. Per quanto riguarda la variazione su base annua, ovvero la differenza tra le posizioni di lavoro in essere a luglio 2023 e quelle attive nello stesso mese del 2022, i dati Inps segnalano un saldo positivo pari a 478mila, confermando il livello osservato da febbraio scorso (tra 450mila e 500mila unità).
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Un incremento che deriva dalla notevole crescita dei contratti a tempo indeterminato (+369mila) mentre per le altre tipologie la variazione è pari a 109mila unità. Si registra invece un calo del 3% dei rapporti di lavoro incentivati rispetto ai primi sette mesi del 2022. In particolare, hanno messo a segno un’importante flessione gli esoneri contributivi totali peri giovani e le donne. Su questo ha influito il fatto che l’autorizzazione degli sgravi da parte della Commissione europea è arrivata soltanto a giugno. Meno positivi i dati in arrivo sulla cassa integrazione, spia di alcune situazioni di difficoltà. Sempre secondo l’Inps, a settembre sono state autorizzate 37,8 milioni di ore di Cig, il 62,7% in più rispetto ad agosto (23,2 milioni) e il 6,1% in più su settembre 2022 (35,6 milioni). Entrando nel dettaglio delle singole tipologie d’intervento, sono state autorizzate 19 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria, per un aumento del 39,9% su agosto e del 20,5% su settembre 2022, quando ne vennero attivate 15,8 milioni. Cresce anche la Cig straordinaria, con 18 milioni di ore (+18,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
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