Pensioni, la soglia decisiva: ecco come può cambiare l'importo del tuo assegno
Nella strettissima via della legge di bilancio per il 2024, il governo sarà chiamato a un risparmio anche sulle pensioni. Si parla di 2,7 miliardi in meno, non proprio spiccioli. Di questi, come ricorda il Corriere della Sera, 1,5 miliardi sono gli anticipi del conguaglio sulla perequazione delle pensioni al costo della vita, che verrà pagato a novembre 2023 anziché a gennaio 2024.
Poi c'è il capitolo dei "tagli" veri e propri, che non riguarderanno però le fasce più in difficoltà. Gli 1,2 miliardi rimanenti verranno recuperati infatti tramite il taglio dell'indicizzazione delle pensioni più alte. Non ci sarà dunque solo l'addio a Quota 103, sostituita da Quota 104 (per lasciare il lavoro serviranno 63 anni d’età al posto di 62 e 41 di contributi).
Bollo auto, ecco chi non lo pagherà più nel 2024: attenzione a questo dettaglio
Attualmente è prevista la rivalutazione al 100% degli assegni fino a 4 volte il minimo (2.255 euro lordi), quindi a scalare all’85% tra 4 e 5 volte il minimo, al 53% tra 5 e 6 volte il minimo, al 47% tra 6 e 8 volte, al 37 tra 8 e 10 volte e al 32% per le pensioni superiori a 10 volte il minimo (5.640 euro lordi al mese, 3.760 netti). Secondo le nuove regole, invece, ci sarà un leggero aumento (dall’85 al 90%) della rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.820 euro lordi) mentre sarà sensibile il taglio, dal 32 al 22%, per le pensioni più ricche. Non dovrebbero venire toccate, invece, secondo l'indiscrezione del Corsera, le fasce intermedie.
Video su questo argomento"Aiuta chi ha bisogno, no a emendamenti". Manovra, parla Salvini
Stretta confermata su Opzione donna e Ape sociale: l'indirizzo di Palazzo Chigi e via XX Settembe è quello di creare un fondo unico per la flessibilità in uscita per i lavoratori fragili (a partire da 63 anni e 5 mesi d’età, con 36 anni di contributi per gli uomini e 35 per le donne). Protestano i sindacati e le opposizioni, con Giuseppe Conte che arriva a parlare di manovra "vergognosa". Poche novità, in questo senso, visto che Pd, M5s e Cgil erano già sul piede di guerra preventivo in estate, prima ancora che si conoscessero i primi dettagli della finanziaria.