Agnelli, Sechi: il destino della galassia ex Fiat
Scordatevi la "dinastia Fiat". Oggi gli Agnelli continuano a fare i leoni, sì, ma in tutt'altro mondo. E a farne le spese saranno industria e lavoratori italiani. Come sottolinea Mario Sechi nel suo editoriale su Libero, c'è una operazione che illustra meglio di altre la lungimiranza di John Elkann: nel maggio 2019 Fca cede la Magneti Marelli, brand storico del nostro motorismo, ai giapponesi di Calsonic Kansei (controllata dal fondo americano Kkr). Una plusvalenza di oltre 1 miliardo di euro ed effetto stratosferico sui conti semestrali di Exor, la holding di famiglia: utile netto di 2,43 miliardi di euro, triplicato rispetto ai 741 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
Oggi, 4 anni dopo, sull'onda della rivoluzione "green" europea e il tramonto del motore termico, lo stabilimento di Crevalcore della Marelli chiude lasciando a casa 230 dipendenti. "È il destino che toccherà a molte aziende della Motor Valley", chiosa Sechi, ricordando che contemporaneamente "nello stabilimento Stellantis di Melfi, è arrivato lo sciopero", perché gli incentivi per le auto elettriche predisposti dal governo sono considerati dall'azienda insufficienti.
Cosa c'è dietro al pizzino (velenoso) di John Elkann alla Meloni: smascherato
Qualche settimana fa, nel frattempo, Exor ha acquistato il 15% di Philips. Un affare da 2,6 miliardi per far capire a tutti, soprattutto a chi è ancora legato ai bei vecchi tempi andati, che il futuro è all'estero.
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