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Germania, "i conti non tornano": bocciato il bilancio tedesco

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La Corte dei Conti tedesca ha bocciato la proposta di bilancio pubblico del governo Scholz. Christian Lindner, ministro delle Finanze, rigorista del debito, ha finanziato "in modo non regolare il budget federale del 2024". In sostanza, facendo i calcoli, il debito reale "dopo l’ultima Finanziaria corrisponde a 5 volte quanto dichiarato dal ministro leader del partito liberale: 85,7 miliardi di euro di 'rosso' (che a Berlino si chiama 'nero') anziché i 16,6 da lui dichiarati a luglio", si legge sul sito del Manifesto.

Insomma, il falco delle Finanze è rigorista solo con gli altri Paesi secondo quanto emerge dalla dettagliata critica della Corte sintetizzata nel documento "Analisi della situazione delle finanze federali per le deliberazioni sul bilancio". Nella nota dei giudici contabili si sottolinea come l’efficacia della regola del debito sia stata "gradualmente sempre più compromessa". Lindner inoltre si è limitato a "trasferire le spese a fondi speciali, cancellare gli accantonamenti e le posizioni non finanziate".  

Nel mirino della Corte dei Conti anche il riarmo delle forze armate e l'aumento delle spese militari. "In futuro la spesa pubblica dovrà calare – ricorda la Corte – non a caso per il prossimo anno sono previsti stanziamenti pari a 445,7 miliardi di euro, nettamente inferiori sia rispetto al 2022 (481,3 miliardi) che all’anno in corso (476,3). Solo all’inizio del 2025 il budget federale potrà aumentare leggermente visti gli ingenti obblighi di rimborso della Germania e l’aumento dei tassi di interesse dell’Eurotower di Francoforte".

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