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Christine Lagarde fa saltare l'euro: sotto 1,10 dollari, ai minimi da un mese

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Altri danni firmati Christine Lagarde. A pochi minuti dall'ennesimo annuncio sul rialzo dei tassi di interesse, la presidente della Banca centrale europea fa scivolare l'euro sotto l'1,1 dollari. La valuta unica perde dunque lo 0,8 per cento a 1,0995 con il dollaro, rafforzato anche dal dato oltre le attese sul Pil Usa. Ma l'euro arretra anche nei confronti dello yen (-0,4 per cento) e della sterlina (-0,7). Si tratta del minimo da un mese, dopo che la scorsa settimana aveva segnato i valori più elevati da quasi un anno e mezzo. 

D'altronde quello di Lagarde segna un cambio di paradigma nella politica monetaria di Francoforte: d'ora in avanti la Bce deciderà di riunione in riunione sulla base dei dati se mantenere i tassi invariati o alzarli. Per la numero uno della Bce "le prospettive economiche a breve termine per l'area dell'euro si sono deteriorate, in gran parte a causa dell'indebolimento della domanda interna". Questa situazione sarebbe principalmente legata "all'inflazione elevata e alle condizioni finanziarie più rigide, che stanno riducendo la spesa". Secondo Lagarde, dunque, l'economia sembra destinata a "restare debole" nel breve termine. "Il mercato del lavoro resta robusto, ma alcuni indicatori mostrano che questo trend può rallentare, in particolare nel settore manifatturiero". 

 

Ma c'è chi, come Antonio Tajani, ha già espresso tutta la sua contrarietà. "È un errore continuare ad alzare i tassi di interesse - ha tuonato il segretario di Forza Italia nonché vicepremier -. Si danneggiano imprese e famiglie e si rischia la recessione. Non solo, si fanno anche alzare i mutui".

 

 

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