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Fmi smentisce i gufi: "Italia meglio di Germania e Francia"

Attilio Barbieri
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Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le stime di crescita dell’Italia. Secondo gli economisti newyorchesi, il nostro Pil crescerà quest’anno dell’1,1%. Rispetto alle previsioni della scorsa primavera l’espansione è stata rivista al rialzo dello 0,4% per quest’anno, mentre nel 2024 cresceremo sempre ma (per quel che possono valere le previsioni e medio termine) ci fermeremo al +0,9%. Comunque un decimale in più rispetto alle stime precedenti di aprile. 

Per quest’anno, comunque, faremo meglio di Francia e Germania. E batteremo pure la crescita media del Pil in Eurolandia. Secondo il Fondo monetario l’espansione francese si fermerà al +0,8%, mentre l’economia tedesca chiuderà l’anno addirittura in contrazione di 3 decimali di punto. E l’Eurozona si fermerà al +0,9%. Forte revisione al rialzo, invece, per l’economia spagnola che nel 2023 farà +2,5%, un punto in più rispetto alle stime di aprile. La revisione al rialzo spagnola, così come quella italiana, sono legate all’andamento registrato nei settori dei servizi e del turismo.

 

 

OCCHIO AL CAROVITA - L'inflazione sta allentando la morsa ma resta elevata e comunque ben al di sopra dei livelli pre-pandemia. A livello globale quest'anno i prezzi saliranno del 6,8%, contro l’8,7% del 2022. Nel 2024 dovrebbero rallentare un po’ la corsa e limitare il rialzo al 5,2%. Un andamento che indurrà «le banche centrali nelle economie con elevata e persistente inflazione core» a «proseguire il loro impegno a ridurre» i prezzi: «una politica restrittiva è necessaria fino a quando non ci saranno chiari segnali che l'inflazione core si sta raffreddando», osserva il Fondo monetario. Ma la stretta monetario rischia di mandare definitivamente in stallo l’economia tedesca che risente pesantemente della franata fatta segnare dal manifatturiero.

Notizie positive ma non troppo da Oltreoceano: «Negli Stati Uniti, la crescita dovrebbe rallentare dal 2,1% nel 2022 all’1,8% nel 2023, per poi scendere ulteriormente all’1,0% nel 2024. Per il 2023, le previsioni sono state riviste al rialzo di 0,2 punti percentuali, grazie alla crescita dei consumi nel primo trimestre, riflesso di un mercato del lavoro ancora solido che ha sostenuto l’aumento del reddito reale e la ripresa degli acquisti di veicoli».

 

 

FRENO TIRATO - A zavorrare Eurolandia, invece, sarà la Germania. L’aggiornamento del World Economic Outlook certifica il passaggio del testimone della crescita. Non sarà più sull’asse Berlino-Parigi che viaggerà la locomotiva d’Europa. A tirare la volata continentale, ora sono Spagna e Italia. E resta da capire quanto possa essere rapida e prolungata la frenata tedesca. Di sicuro Berlino chiuderà l’anno in recessione. «Le stime al rialzo del Fondo monetario internazionale sul Pil dell’Italia confermano l'efficacia della politica economica del governo e ci spronano ad andare avanti su questa strada e fare ancora meglio» afferma la premier Giorgia Meloni, «l’Italia nel 2023 crescerà più di Germania e Francia e più della media dell’Eurozona. Sono risultati che costituiscono la base per la prossima legge di Bilancio, alla quale stiamo già lavorando. In uno scenario complesso», conclude, «continueremo a coltivare la linea dello sviluppo e della prudenza, dello slancio e della stabilità dei conti. L'Italia dimostra di essere resistente e dinamica. Le imprese e le famiglie hanno dato una risposta straordinaria». 

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