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Fisco, la trappola di luglio: vacanze rovinate, quando e cosa dovete pagare

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Dal 17 al 31 luglio ci sono ben 242 scadenze. Un "maxi ingorgo fiscale", scrive ItaliaOggi, tra dichiarazioni, istanze e versamenti. Una serie di appuntamenti fiscali a cui vanno aggiunti anche i termini per la chiusura del 730 il 23 luglio. Tra il 20 luglio, il giorno del tax day per le partite Iva con versamenti prorogati, e il 31 luglio, poi, "contribuenti e professionisti dovranno fare i conti per effettuare i pagamenti delle imposte con la maggiorazione dello 0,4% per la prima volta in versione 'frammentata' da calcolarsi in ragione del giorno di versamento".

 

 

Ma non finisce qui. Perché in questi giorni ci sono le comunicazioni di irregolarità trasmesse dall’agenzia delle entrate, "comprese le ultime relative alla liquidazione dei trattamenti di fine rapporto erogati nel 2019, le richieste documentali ex articolo 36-ter del dpr 600/73 e le lettere di compliance per le segnalazioni di eventuali redditi non dichiarati sempre riferiti all’anno d’imposta 2019". E ancora, c'è "la partita della tregua fiscale quasi tutta da giocarsi durante l’estate per professionisti e contribuenti".

Il maxi ingorgo fiscale comincia il 17 luglio, "giorno in cui sono fissati i termini di ben 79 versamenti fiscali e contributivi tra i quali l’iva del mese di giugno per i contribuenti “in mensile”, le ritenute e contributi dei lavoratori dipendenti ed la seconda rata delle imposte per i titolari di partita iva non soggetti alla proroga dei pagamenti. Il 20 luglio sono attesi invece altri 48 versamenti legati al tax day per i contribuenti intercettati dalla citata proroga, disposta con l’articolo 4 c.3-sexies del dl 51/2023, che ha previsto i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), forfettari e minimi inclusi, tenuti ad effettuare entro il 30 giugno 2023 i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi e da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive e di imposta sul valore aggiunto, la possibilità di effettuare il suddetto pagamento entro il 20 luglio 2023 senza maggiorazione".

 


 
Infine, il 31 luglio, altri "112 versamenti di Irpef, cedolare secca, Iva, Ires e sostitutive varie legati sia a pagamenti di imposte in modalità dilazionata sia a versamenti effettuati con la maggiorazione dello 0,4 per cento", conclude ItaliaOggi.

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