Testamento Berlusconi, "manca l'atto di morte": un clamoroso intoppo
L'apertura del testamento di Silvio Berlusconi slitta ancora. La data ora potrebbe essere quella dei primi di luglio. Ancora nessuna certezza però. Tutto dipende dall'estratto dell'atto di morte del fondatore di Forza Italia. Sarebbe questo, stando al Messaggero, il motivo dei lunghi tempi di attesa. Il motivo è chiaro: il documento di stato civile serve per dimostrare formalmente l’avvenuto decesso, il luogo e la data della morte e anche dati aggiuntivi come il nominativo del coniuge, l’indicazione della paternità o della maternità, ma anche se la persona nella sua vita è stata sposata o ha divorziato. Solo per il rilascio ci vogliono 30 giorni. L’estratto di morte, infatti, è un documento più completo del certificato di morte. E visto che il Cavaliere è deceduto il 12 giugno, i 30 giorni scadrebbero il 12 luglio. Per non parlare poi dei tempi burocratici... Insomma, non è escluso che l'apertura del testamento possa slittare ancora.
Una cosa è certa: chiamato a rilasciare l'atto in questione è il comune dell’ultima residenza, quindi Arcore. Ma - e qui subentra un altro intoppo - l’imprenditore è morto al San Raffaele di Milano, motivo per cui il Comune deve trasferire le carte a quello situato in provincia di Monza Brianza. Ottenuto l’estratto di morte, il notaio convocherà tutte le parti (eredi e legati) con una specifica comunicazione dando un congruo periodo di tempo.
"Di cosa mi nutro". Pier Silvio spiazza tutti, clamorosa lettera a Repubblica:
Finita qui? Niente affatto. Ad aggiungersi la tipologia di testamento. Con ogni probabilità quello di Berlusconi è un testamento pubblico che non è stato scritto dal de cuius, cioè il fondatore di Fininvest ma dal notaio, innanzi al quale si è presentato. È stato lui, alla presenza di due testimoni, a trascrivere le ultime volontà. Intanto il notaio sta svolgendo alcune attività per la determinazione della quota di legittima che è la porzione pari a 2/3 del patrimonio di Berlusconi che spetterà solo a Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi, essendo separato formalmente dall’ultima moglie Veronica Lario.
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