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Benzina, arriva la botta di Pasqua: cosa accade ai distributori

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Arriva una nuova stangata per gli automobilisti italiani, con la benzina che torna a sfondare i due euro al litro. Quasi non si ricorda una Pasqua, tranne gli anni della pandemia, che non abbia registrato rincari alla pompa. Quest'anno è lo stesso, complice il recente taglio della produzione di petrolio deciso dal cartello dei Paesi produttori, l'Opec+, che ha fatto schizzare le quotazioni internazionali. Il greggio infatti viaggia ormai oltre gli 80 euro al barile e i prezzi alla pompa dei prodotti raffinati spiccano il volo nel momento in cui milioni di italiani si mettono in viaggio.

Con una maggior spesa per gli spostamenti delle festività che le associazioni dei consumatori valutano in circa 120 milioni di euro. Le ultime rilevazioni del governo su circa 18mila impianti di carburante fotografano l'amara sorpresa: la benzina verde al 'servito' è tornata sopra i 2 euro e il Codacons ha rintracciato casi in cui sfiora anche i 2,5 euro al litro. Come al solito si risparmia col fai da te: la benzina self service - registra Staffetta quotidiana è a quota 1,872 euro al litro (+7 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,863), mentre il gasolio è a 1,771 euro al litro (+2 millesimi, compagnie 1,776, pompe bianche 1,760).

 

Ma sulle autostrade si spende di più: la benzina self service è a 1,937 euro al litro, con il servito che supera appunto i 2 euro. E anche il gasolio al self service è a 1,852 euro al litro, ma al servito vola a 2,128 euro al litro. Il Codacons denuncia: i prezzi dei carburanti tornano a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada, mentre sulle isole minori i listini hanno già abbattuto la soglia di 2,1 euro al litro.

 

 

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