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Pensioni, oggi scatta l'aumento: ecco come cambiano gli assegni

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Benedetta Vitetta
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Da oggi (ma i pagamenti partiranno ufficialmente da lunedì 3 aprile visto che l’1 cade di sabato) scatterà la rivalutazione per gli assegni pensionistici superiori ai 2.100 euro al mese. L’Istituto di Previdenza Sociale, presieduto da Pasquale Tridico, ha infatti concluso tutte le attività di rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, necessarie per il pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali per il 2023-2024.

Quindi dal cedolino di aprile potrà, finalmente, essere riconosciuta la rivalutazione non solo i trattamenti minimi per coloro che hanno 75 anni o più, ma anche tutti gli altri compresi gli arretrati relativi ai primi tre mesi del 2023 come previsto dall’ultima legge di bilancio entrata sí in vigore dal 1 gennaio 2023 ma rimasta finora inapplicata. Ecco che le pensioni minime per gli over 75 saranno di almeno di 600 euro (rispetto ai 525 euro che i pensionati percepivano del 2022). Tuttavia, per chi ha un’età inferiore ai 75 anni, l’assegno non raggiungerà i 600 euro, ma riceverà un’altra rivalutazione (1,5%) sull’inflazione, con un assegno pari a 570 euro.

 

 

 

I RITARDI DELL’INPS

Come detto, da oggi, insomma, saranno applicate tutte le novità introdotte dalla Manovra 2023 targata Giorgia Meloni per cui gli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo (cioè fino a 2.101,52 euro) saranno adeguati al 100 per cento. Per chi, invece, riceve cifre mensili superiori, è previsto un aumento progressivamente inferiore, in base ai sei nuovi scaglioni (ricordiamo che in precedenza gli scaglioni erano solamente tre). Nonostante l’aumento delle pensioni fosse stato promesso per l’inizio di gennaio, a causa di ritardi da parte dell’Inps che ha dovuto aggiornare tutti i suoi sistemi e riconoscere le somme aggiuntive “a tranche”, gli “aumenti” pensionistici non si sono ancora concretizzati. E i pensionati finora si sono dovuti accontentare di ricevere soltanto i cosiddetti aumenti “ordinari”, ossia quelli legati all’incremento del costo della vita fissato quest’anno al 7,3 per cento. Ovviamente non tutti i pensionati italiani avranno gli stessi aumenti, dal momento che l’importo dipenderà dal peso complessivo dell’assegno percepito.

La rivalutazione per gli assegni viene attribuita sulla base del cosiddetto cumulo perequativo e, quindi, l’incremento si assottiglia gradualmente passando dal 6,3 fino al 2,6% per gli importi più elevati. In pratica - come già detto - nella misura del 100% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici fino a quattro volte il trattamento minimo Inps; nella misura del 90% per le fasce d’importo comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo previsto dall’Istituto previdenziale e nella misura del 75% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il predetto trattamento minimo. Per comprendere per chi e di quanto cresceranno gli assegni pensionisti facciamo qualche semplice e concreto esempio prendendo in considerazione gli importi mediani di un pensionato italiano.

 

 

 

LE RIVALUTAZIONI

A partire da questo mese, gli assegni che hanno un importo compreso tra 2.101,52 e 2.627 euro avranno un incremento pari al 6,2%. Supponendo che l’importo dell’assegno pensionistico sia di 2.600 euro, in seguito alla rivalutazione, vedranno la cifra totale salire a 2761,20 euro, ossia parliamo di un incremento di 161,20 euro. Assegni compresi tra i 2.627 e 3.152,28 euro potranno contare d’ora in avanti di un incremento del 3,8% (circa +105 euro), supponendo, ad esempio, che l’assegno pensionistico sia di importo pari a 2.754 euro, nel 2023 l’importo finale della pensione arriverà a 2858,66 euro. In sintesi: per sapere a quanto ammonta il vostro l’assegno pensionistico, alla luce delle rivalutazioni fissate dall’esecutivo Meloni, è sufficiente sommare l’importo percepito alla percentuale d’aumento fissata.

Tutto questo accadrà agli attuali pensionati, ma per chi ancora lavora e vuole avere una simulazione del suo futuro assegno ecco che l’Inps ha messo a disposizione, pure sull’app dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, il servizio “Pensami” (PENSione A MIsura). Inserendo in modo anonimo e senza autenticazione pochi dati anagrafici e quelli relativi alla contribuzione, il simulatore fornisce informazioni riguardanti le pensioni a cui è possibile accedere. Il simulatore rientra tra i progetti d’innovazione per l’attuazione del Pnrr che mirano a rendere disponibili all’utenza informazioni e servizi in una logica multicanale. 

 

 

 

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