Banche, l'innesco dello tsunami: "Valanga di prelievi", cosa è successo
Le turbolenze delle banche in tutto il mondo continuano a tenere col fiato sospeso milioni di risparmiatori. Ma adesso, dopo il crac della Silicon Valley Bank, c'è chi fa una riflessione abbastanza centrata su quello che è accaduto nelle ultime settimane.
Come riporta Affarititaliani.it il presidente di Credit Swisse, Axel Lehman ha evidenziato che parte del crollo sia stato duvuto ad alcuni tweet e messaggi social nel croso della tempesta su Svb: un messaggino pubblicato dal giornalista economico David Taylor della ABC che rivelava come una grande banca internazionale fosse sull’orlo del baratro e le notizie di Inside Paradeplatz che dava informazioni riservate sugli affari interni degli istituti di credito svizzeri.
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Due elementi che hanno seminato il panico. E la dimostrazione di tutto ciò è la valanga che si abbattuta, per poi allargarsi anche in Europa con 42 miliardi di dollari prelevati nello spazio brevissimo di sole 10 ore a una velocità di un milione di dollari al secondo. Ma non finisce qui. Come ricorda sempre Affaritaliani ci sono anche i tweet del miliardario Bill Ackman, con 700000 followers, che hanno contribuito ad aumentare l’incertezza. Insomma una parte dello tsunami sarebbe alimentato anche da una isteria generale che corre veloce di tweet in tweet. E il rischio che la valanga si allarghi resta ancora una volta dietro l'angolo...
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