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Deutsche Bank e Borse a picco? L'incubo della "teoria dello scarafaggio"

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Le azioni di Deutsche Bank, il più grande istituto di credito tedesco, sono crollate bruscamente e hanno trascinato al ribasso le principali banche europee mentre i timori per le debolezze del sistema finanziario globale inviano nuovi brividi nei mercati. Il tonfo ha raggiunto il 14% dopo le 13 di questa mattina 24 marzo. Il calo segue un forte aumento del costo dei derivati finanziari, noti come credit default swap, che assicurano gli obbligazionisti contro l’insolvenza della banca sui suoi debiti. 

Male dunque anche le Borse europee. Piazza Affari chiude in pesante ribasso e cede il 2,23% a 25.892. Tra i bancari Intesa cede il 2%, Unicredit sul -3,8%, Bpm e Bper giù del 4,4%, Mediobanca tiene sul -0,7%. Negativi anche gli altri finanziari. Tra le blue chip Tim perde il 2,7%, Stm il 3,1%, ancora giù Saipem e Tenaris. Male Nexi sul -3,3%, Iveco -4,3%. 

Ma cosa sta succedendo? Federico Rampini, a proposito delle crisi bancarie, sul sito del Corriere, tira fuori "la teoria dello scarafaggio": "Quando appare uno scarafaggio nel lavandino della tua cucina o sul pavimento del bagno, e t’ingegni per ucciderlo, anche se riesci ad assassinare l’intruso non devi farti illusioni, l’animale non appartiene a una specie solitaria. Aspettati di veder apparire presto qualche suo fratello, figlio, cugino", scrive. "Il primo scarafaggio è l’avanguardia di un’invasione", aggiunge Rampini. E questa teoria applicata alle crisi bancarie vuole dire che "le banche malate sono spesso parte di un gregge, non casi isolati. Il 2008 funzionò così. Il 2023 rischia di ripetere lo stesso schema?". 

Difficile dare una risposta certa, "la teoria dello scarafaggio non significa che il mondo sia sul punto di soccombere sotto un’invasione di questi coleotteri. Però invita ad accogliere con qualche scetticismo e circospezione le affermazioni troppo rassicuranti", avverte Rampini.

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