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Reddito grillino, "tra il 3 e l'8%": la cifra che spiega il fallimento

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"L'offerta di lavoro e di attività formative per i beneficiari del Rdc è il punto dolente". Che il sussidio grillino fosse stato un fallimento sul fronte delle politiche attive del lavoro è ormai cosa nota. Ora ci sono pure i dati dell'Inapp a confermarlo. "Solo una quota tra il 3% e l'8%, a seconda del servizio, ritiene che la misura abbia prodotto risultati in termini di attivazione lavorativa e formativa", si legge nella ricerca dell'Istituto. 

 

 

 

La ricerca, condotta dall'Inapp su un campione di destinatari del sussidio, rivela che ci vogliono in media oltre 4 mesi per la presa in carico da servizi sociali e centri per l'impiego. Secondo lo studio, "sono prevalentemente donne (60%), sui 49 anni, sole e/o con figli le principali beneficiarie delle misure di sostegno al reddito (Rei e Rdc)".

 

 

 

Le principali criticità, comunque, riguardano la presa in carico dei destinatari dei sussidi contro la povertà: in media - come spiega il Messaggero - trascorrono circa 4 mesi e mezzo tra l'autorizzazione a ottenere il Reddito di cittadinanza e la presa in carico del beneficiario da parte dei centri per l'impiego e dei servizi sociali comunali. Inoltre, solo la metà dei centri - il 51,6% - risulta in condizione di convocare entro i 30 giorni prescritti dalla norma i beneficiari della misura. Andando per macro aree, al Nord l'attesa è mediamente di 3 mesi e mezzo, mentre al Sud ci si avvicina ai 5 mesi e mezzo. Meno problematiche, invece, sarebbero le fasi successive, cioè la stipula del patto, la definizione di un'agenda di appuntamenti e la verifica degli impegni e delle condizionalità posti a carico dei beneficiari.

 

 

 

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