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La Fed alza i tassi di interesse dello 0,25 per cento: mai così alti dal 2006

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La Fed alza i tassi di interesse dello 0,25 per cento. La decisione è stata presa all'unanimità, con la banca centrale degli Stati Uniti d'America che tiene a precisare: "I recenti indicatori puntano a una modesta crescita nelle spese e nella produzione. Il mercato del lavoro ha accelerato negli ultimi mesi. Il tasso di disoccupazione resta basso e l'inflazione elevata", si legge nel comunicato. E ancora: "Il sistema bancario americano è solido e resiliente. I recenti sviluppi si tradurranno probabilmente in più stringenti condizioni di credito per famiglie e imprese, e peseranno sull’attività economia, le assunzioni e l'inflazione". Per questo - proseguono -" valuteremo le informazioni che arriveranno e le loro implicazioni per la politica monetaria. Anticipiamo che ulteriori" rialzi potrebbero essere "appropriati" per far sì che la politica monetaria sia abbastanza restrittiva da far tornare nel tempo l'inflazione al 2%".

 

 

Concentrandosi sui tassi d'interessi e la politica monetaria che la FED adotterà da qui in avanti, anche Jerome Powell ha evidenziato come la lotta all'inflazione sarà "lunga" perché ancora troppo alta e "accidentata". E infatti tassi di interessi così alti non si vedevano dal 2006. Ora il costo del denaro sale così in una forchetta fra il 4,75% e il 5%. 

 

 

Intanto i banchieri si sono lasciati andare a diverse previsioni. Stando a queste i tassi d'interesse raggiungeranno il picco nel 2023 al 5,1%. Per i prossimi due anni, invece, previsti un valore mediano rispettivamente al 4,3% e al 3,1%; dopo la riunione di dicembre, il valore mediano era al 4,1% per il 2024 e al 3,1% per il 2025. Per quanto riguarda la crescita economica, nel 2023 atteso un +0,4%, contro il +0,5% della precedente previsione. La disoccupazione è prevista al 4,5% nel 2023, in leggero calo dal 4,6% della precedente previsione.

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