First Republic Bank, "30 miliardi": cose da pazzi in Borsa
Gli istituti di credito americani corrono in soccorso a First Republic Bank e le Borse ringraziano. La banca con sede a San Francisco ha fatto sapere di aver ricevuto il via libera da un consorzio di 11 banche per un piano di salvataggio da 30 miliardi di dollari. Le banche che immetteranno le risorse sono Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase, Wells Fargo, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bank of New York Mellon, PNC Bank, State Street, Truist e U.S. Bank. "Il supporto delle più importanti banche americane - si legge in una nota dell'istituto - riflette la fiducia in First Republic e nella sua abilità a continuare a offrire servizi ai suoi clienti e comunità".
"Rating spazzatura": tsunami sulle banche. Ecco il terzo gigante che sta crollando
E i primi effetti si sono visti subito. Le notizie che hanno rassicurato gli operatori sulla stabilità del sistema bancario hanno avuto conseguenze positive. Le borse europee proseguono il rialzo. A Francoforte l'indice Dax sale dello 0,90 per cento a 15.101,45 punti, a Londra l'FTSE 100 guadagna l'1,03 a 7.486,50 punti, Parigi il Cac 40 è in rialzo dello 0,94 a 7.091,56 punti. La stessa Bce ha rassicurato sulla solidità delle banche europee. Intanto i titoli bancari europei hanno recuperato nella giornata di ieri, 16 marzo, e hanno chiuso in tono positivo con Credit Suisse che ha ridotto il drammatico calo del 24 per cento del giorno precedente. Stesso discorso a Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato 371,98 punti (+1,17 per cento), lo S&P 500 è salito di 68,35 punti (+1,76), il Nasdaq Composite ha chiuso in rialzo di 283,22 punti (+2,48).
"Alziamo i tassi": Bce, il disastro è compiuto: soldi, cosa rischiamo adesso
Nei giorni scorsi, a causa delle preoccupazioni degli investitori per il futuro della società dopo i recenti fallimenti della Silicon Valley Bank e della Signature Bank e la chiusura della Silvergate Capital, il titolo First Republic era sceso del 30 per cento a 22 dollari, sfiorando il minimo storico dalla sua quotazione in borsa nel 2010.