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Banche, "rating spazzatura": il terzo gigante che sta crollando

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Iniziato il contagio. Dopo il crac di Silicon Valley Bank e il tracollo in Borsa di Credit Suisse, un altro istituto bancario rischia di venire travolto dalla crisi: secondo quanto riferito dall'agenzia Bloomberg la First Republic Bank starebbe valutando tutte le opzioni in campo, non esclusa la vendita. Il rating dell'istituto di credito con sede a San Francisco ieri è stato tagliato a zero (al livello "junk", ovvero spazzatura) da S&P Global Ratings e Fitch Ratings. Per questo i vertici starebbero esplorando tutte le opzioni strategiche possibili. La banca, che sta valutando anche opzioni per rafforzare la liquidità, potrebbe anche attirare l'interesse di rivali più grandi, hanno riferito alcune delle persone contattate da Bloomberg che hanno richiesto l'anonimato.

Tutto questo avviene in ore nelle quali i mercati reagiscono male al caos che si è creato nel settore bancario. Credit Suisse è dovuta correre ai ripari e ha accettato di prendere in prestito dalla banca centrale svizzera fino a 50 miliardi di franchi (circa 50 miliardi di euro) e di riacquistare 3 miliardi di franchi del suo debito, per aumentare la liquidità e calmare gli investitori, dopo che il suo titolo è crollato fino al 30 per cento. Il selloff è arrivato dopo che la Banca nazionale saudita, il suo principale azionista, ha rifiutato di partecipare alla ricapitalizzazione dell'istituto di credito. Il tracollo di Credit Suisse ha innescato una più ampia svendita di azioni bancarie europee e statunitensi. E oggi anche i listini asiatici scendono. A Wall Street e in Europa i future provano il rimbalzo, dopo che ieri le Borse europee e statunitensi sono scivolate per le difficoltà del secondo istituto svizzero che hanno riacceso i timori dei mercati sui portafogli obbligazionari dei prestatori di tutto il mondo. Ora i titoli delle banche scottano nelle mani degli investitori, i quali si rivolgono a asset più sicuri, a partire dai titoli di Stato. 

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