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Assegno unico sul conto corrente: "Arrivano gli arretrati", chi li avrà

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Stanno arrivando sui conti correnti gli arretrati di gennaio per l'adeguamento all'inflazione dell'assegno unico per i figli. Una maggiorazione, che riguarda tutti, è quella che riguarda l'inflazione. Fissato il tasso dell'8,1% per il 2022, a questo si sono adeguati sia le soglie Isee che danno diritto ad un assegno più pesante rispetto al minimo, sia l'importo stesso dell'assegno. Con riferimento al mese di gennaio 2023, l’importo medio per figlio (comprese le maggiorazioni applicabili) va da poco meno di 50 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima - che per il 2023 è pari a 43.240 euro - e arriva a 198 euro per la classe di Isee minima (per il 2023 pari a 16.215 euro). L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 euro (sempre in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro) ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro.

 

 

Da marzo 2022 a gennaio 2023 sono stati erogati 14,3 miliardi di euro alle famiglie italiane, con riferimento a circa 9,6 milioni di figli nel 2022, a cui si sono aggiunti altri 27mila nuovi beneficiari registrati a gennaio 2023. Sono i dati emersi dall’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale che contiene al suo interno anche i dati relativi all’assegno destinato ai nuclei percettori di Reddito di cittadinanza. Di questi 14,3 miliardi di euro, 13 miliardi sono relativi al 2022 e 1,3 miliardi riferibili al primo mese del 2023, precisa l’Inps.

 

 

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