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Bollette in picchiata, dopo il gas la luce: quanto si risparmia (e da quando)

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Dopo la buona notizia sul calo della bolletta del gas, ne arriva una positiva anche per quella della elettricità. Per il secondo trimestre di quest’anno, infatti, dovrebbe essere "confermato il trend in calo della bolletta della luce", stimato di oltre il 20 per cento. È quanto ha affermato oggi 9 marzo il presidente di Arera, Stefano Besseghini, sottolineando però che a distanza di venti giorni non è possibile dare una stima esatta.

 

 

Unc però si spinge oltre e azzarda che "una riduzione del 20 per cento significherebbe che la bolletta annua, per una famiglia tipo in tutela che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 kW, scenderebbe da 1434 a 1147 euro, con un calo pari a 287 euro su base annua", ha spiegato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

 

Ma attenzione, avverte Vignola: "In ogni caso l’emergenza sarebbe ben lungi dall’essere finita. Il prezzo della luce infatti sarebbe più del doppio rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando la fattura sarebbe stata pari solo a 541 euro, ben 606 euro in meno", prosegue Vignola, rinnovando la richiesta al governo di "rinnovare tutti gli sconti in scadenza al 31 marzo, dall’azzeramento degli oneri di sistema all’Iva sul gas al 5 per cento. Sarebbe un autogol per il Paese non farlo, una Caporetto per gli italiani. Urge anche rinviare la fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, è prevista tra meno di un mese, il primo aprile 2023, solo perché incomprensibilmente sono considerati micro-imprese". 

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