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Btp-Italia, tam-tam impazzito sui mercati: il prossimo lunedì...

Michele Zaccardi
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Non è il “Btp autarchico” di cui si è tanto parlato nei mesi scorsi, ma ha lo stesso obiettivo: sostenere il debito pubblico nel momento in cui la Banca centrale europea ha cominciato a ritirare il suo sostegno ai titoli italiani. Si tratta del Btp Italia, uno strumento su cui il governo punta molto, tanto da pubblicizzarlo in televisione. La diciannovesima emissione del titolo che protegge dall’inflazione, dopo il successo della precedente di novembre che ha raccolto quasi 12 miliardi di euro, prenderà il via lunedì prossimo. Ieri il Ministero dell’economia ha comunicato che la cedola (reale) annua minima sarà pari al 2%, mentre quella definitiva, che potrà essere rivista al rialzo o al ribasso, verrà fissata nella mattina del 9 marzo. Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un Btp quinquennale indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice Foi senza i tabacchi) e con un premio fedeltà pari allo 0,8% di quanto investito per chi sottoscrive il titolo in questa fase e non lo vende prima del termine.

 

 

 

Le cedole sono corrisposte ogni sei mesi insieme alla rivalutazione del capitale sulla base dell’inflazione dello stesso semestre. La prima fase del periodo di collocamento, riservata ai risparmiatori retail, partirà lunedì 6 marzo e, salvo chiusura anticipata, si concluderà mercoledì 8 marzo. La seconda sessione, invece, dedicata agli investitori istituzionali, avrà luogo giovedì 9 marzo dalle ore 10 alle 12. Come detto, il Btp Italia protegge dall’aumento del costo della vita: grazie al meccanismo di indicizzazione utilizzato, ogni 6 mesi il titolo riconosce al detentore il recupero della perdita del potere di acquisto attraverso il pagamento della rivalutazione del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate ogni semestre, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali. L’ammontare di ciascun coupon, infatti, è calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse stabilito (2%) per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione registrata nei sei mesi. A parte il rendimento, le caratteristiche della nuova emissione di Btp Italia sono le stesse delle due precedenti.

 

 

 

L’emissione di novembre scorso aveva raccolto quasi 12 miliardi di euro (scadenza 2028), mentre quella di giugno 9,45 miliardi (giugno 2030), entrambe con una cedola fissata all’1,6%. Un successo determinato anche dal meccanismo dell’indicizzazione. Come nelle edizioni precedenti, la nuova emissione arriva infatti in un momento di alta inflazione: a febbraio l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e del 9,2% annuo, in discesa rispetto al +10% di gennaio. Il collocamento avverrà sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato) attraverso Intesa Sanpaolo e UniCredit, dealer dell’operazione, e Banca Akros e Crédit Agricole Corp. Inv. Bank (codealer). Oltre che in banca o all'ufficio postale, è possibile sottoscrivere il Btp Italia anche tramite acquisto online con il proprio home-banking (di norma con funzione di trading abilitata).

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