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Banche, "prima in Italia e in Europa": qual è la più sicura

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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha avuto un forte impatto economico sull’Europa, ma le banche hanno retto bene il colpo. Il merito è da ricercare nelle “solide posizioni patrimoniali e di liquidità - ha dichiarato Andrea Enria, responsabile della vigilanza Bce - nell’aumento della redditività e nel continuo miglioramento della qualità degli attivi”. Insomma, lo tsunami che era stato annunciato in realtà non è arrivato. 

 

 

La vigilanza della Bce è quindi testimone del buono stato di salute della banche europee e anche di quelle italiane, tra le quali spicca il gruppo Credem. Il Pillar 2 Requirement (ovvero il capitale calcolato on le regole prudenziali parametrato alle attività ponderate per i rischi) è pari all’1%: “Parametro migliore in Italia e al primo posto in Europa tra le banche commerciali”, ci ha tenuto a sottolineare l’istituto emiliano. Il Pillar 2 non è però l’unico parametro per stabilire la solidità delle banche nei confronti dei risparmiatori. 

 

 

A entrare in gioco sono anche altri fattori, come l’essere una Istituzione finanziaria sistemicamente rilevante (Sifi) locale o globale (S) o come i requisiti aggiuntivi sui leverage finance come quelli domandati a Bnp Paripas  o Deutsche Bank. A dicembre Intesa e Unicredit avevano comunicato di aver rispettato ampiamente i requisiti patrimoniali, valori per altro del Cet1 cresciuti ancora con i risultati annuali. E infatti nella classifica degli istituti più solidi troviamo altre banche italiane: clicca qui per la lista completa

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