Superbonus, niente proroga per le villette: cosa cambia adesso
Il governo è orientato a non approvare la proroga del Superbonus edilizio del 110% per le villette unifamigliare. Potrebbe essere infatti ritirato l’emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Milleproroghe a prima firma Francesca Tubetti che prevede l’estensione dal 31 marzo al 30 giugno. La notizia è trapelata ieri da fonti parlamentari, a margine dei lavori delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato. Il governo avrebbe considerato il tema non tra quelli da valutare nell’ambito del decreto e quindi non avrebbe dato parere favorevole.
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Intanto, sempre più enti locali stanno subentrando alle banche: la Regione Piemonte, ad esempio, lunedì ha stanziato cinquanta milioni di euro per sbloccare i cantieri del Superbonus. La decisione della Giunta regionale è arrivata grazie a un passaggio presente dentro il disegno di legge per la Legge di Stabilità. Si prevede la possibilità di acquistare da banche e intermediari finanziari crediti garantiti e riguardanti il territorio piemontese. Il contributo regionale vuole avere lo scopo di «dare un aiuto concreto alla possibilità di cittadini e imprese di continuare ad accedere ai bonus edilizi, di fronte alla difficoltà negli ultimi mesi di ottenere la cessione del credito». La Regione dunque acquisterà da parte di banche o intermediari finanziari crediti di imposta per un importo di circa 50 milioni annui, ripetibili.
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Nel Milleproroghe ieri è arrivato anche il via libera alla proroga fino al 31 dicembre 2023, dei dehors senza autorizzazioni per bar e ristoranti. Questa mattina, intorno alle 10.30, riunione di maggioranza al Senato per sciogliere i nodi sul decreto milleproroghe. Ieri le Commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato hanno votato gli emendamenti a tutti gli articoli accantonando quelli (una cinquantina) relativi alle questioni aperte, che riguardano essenzialmente le concessioni balneari, lo smart working per i lavoratori fragili e le disposizioni sul personale sanitario.