Tasse, ecco l'ultimo regalo di Draghi: il salasso di cui nessuno parla
"La pressione fiscale è in aumento". A dirlo sono i dati Istat che parlano di un aumento pari al 42,7 per cento per il terzo trimestre. Ossia l'1,9 per cento in più "rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente". Il rapporto tra le entrate (tributarie e contributive) e il Pil è dunque in netta crescita e non c'è da stare tranquilli. Basta pensare che nel mese di dicembre l’"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,6% a +5,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici sale da +6,1% a +6,2%. In base alle stime preliminari, l'istituto rileva inoltre che l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 12,3% su base annua (da +12,6% di novembre). La variazione media annua del 2022 è così pari a +8,7% (+1,9% nel 2021).
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In media, dunque, nel 2022 i prezzi al consumo registrano una crescita pari a +8,1 per cento (+1,9 per cento nel 2021), segnando l’aumento più ampio dal 1985. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’"inflazione di fondo" appunto), i prezzi al consumo crescono del 3,8 per cento (+0,8 per cento nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1 per cento (+0,8 per cento nel 2021).
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A dare un ulteriore allarme, vista l’impennata dell’inflazione che pesa sul carrello degli italiani, è la Coldiretti. I cittadini, riferiscono le cifre, hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022 a causa dell’effetto valanga dei rincari energetici e della dipendenza dall’estero, in un contesto di aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole. Insomma, ecco il regalino lasciato da Mario Draghi al governo Meloni.