Bancomat, è cambiato tutto: ecco la verità sulle carte
Dopo che le opposizioni sono salite sulle barricate per gridare allo scandalo, l'innalzamento a 60 euro dell'obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti col Pos è stato stralciato dalla manovra. Eppure che non servano le sanzioni per incentivare l'uso della moneta elettronica lo dimostrano i dati di Bancomat Spa. Da novembre 2020, le operazioni con carta sono salite del 65% mentre sono calati gli importi medi di spesa. Un segnale, quest' ultimo, del sempre più frequente utilizzo di tali metodi per i pagamenti quotidiani.
E il trend prosegue dal 2012, quando erano state effettuate 1 miliardo e 75 milioni di operazioni con carte. Insomma, gli italiani, spinti dalla loro maggiore comodità, hanno virato spontaneamente verso i pagamenti digitali attraverso i terminali Pos. Potranno venire introdotti limiti all'uso del contante e altre forme di disincentivo all'uso del cash, ma l'effetto sarà marginale. Il trend del digitale, infatti, non solo è già partito da un pezzo ma si sta consolidando. Solo dallo scorso anno le operazioni con carta sono cresciute del 45% sul 2020 e nel 2022 sono state 2,1 miliardi (dato aggiornato al mese di novembre) quelle effettuate col circuito PagoBancomat per un valore di 103 miliardi di euro. L'importo medio di spesa, pari a 49 euro, conferma la crescita dei micropagamenti.
Bancomat, l'errore da non fare mai | Ascolta "Conti in tasca"
PIU' PAGAMENTI CON IL POS
A incentivare il ricorso alle carte è anche il fatto che tali modalità sono più rapide. Non a caso i pagamenti contactless effettuati attraverso il circuito PagoBancomat hanno raggiunto quota un miliardo, in crescita del 64% rispetto lo scorso anno con un'incidenza sul totale delle operazioni che risulta pari al 58% (41% nel 2021). Anche qui con un ticket medio di spesa inferiore ai 50 euro, per la precisione 42 euro.
Non solo, però. A rendere conveniente il passaggio al Pos è l'economicità dello strumento. In Italia le commissioni sono infatti più basse rispetto agli altri Paesi, essendo in media pari allo 0,7%. Di contro, in Norvegia, dove il 56% degli acquisti si fa con carta, le commissioni sono le più alte d'Europa (1,5%). Questo mentre nel Regno Unito, dove si ricorre ai pagamenti elettronici nel 66% dei casi, le tariffe sono dello 0,8%. Dall'analisi di Bankitalia e Prometeia, su dati relativi al 2021, emerge che Francia e Spagna hanno le commissioni medie più basse in Europa, pari allo 0,4%, e l'Italia viene subito dopo con lo 0,7%.
Il circuito PagoBancomat si caratterizza poi per la sua economicità rispetto ai circuiti internazionali, mentre le agevolazioni sul mantenimento dei Pos allo studio del governo aprono a una prospettiva nuova anche per future evoluzioni dello strumento nell'ottica dei prelievi. Oggi, grazie alla diffusione dei pagamenti con carta e, più di recente, con smartphone e smartwatch, gli sportelli automatici sono sempre meno frequentati. I prelievi di contanti sono infatti progressivamente diminuiti, con un'accelerazione sostenuta negli ultimi tre anni. Nel 2021, tali operazioni non hanno superato i 500 milioni (erano 842 milioni nel 2015) per un importo medio di 217 euro. Se la transizione digitale nell'ambito dei pagamenti è in Italia una tendenza ancora in evoluzione, con altri Paesi che risultano più avanzati, ci sono comunque segnali che la strada verso la dematerializzazione delle operazioni è stata irreversibilmente imboccata.
Pos, salta tutto: un clamoroso ribaltone. Manovra, si scatena il caos in Commissione
CALO DELLE FILIALI BANCARIE
Tra questi c'è senza dubbio la contrazione del numero delle filiali bancarie al ritmo di 600 chiusure l'anno. Una vera e propria moria interessa poi anche i punti di prelievo automatici i cosiddetti Atm, che risultano sempre più antieconomici. Attenzione: i servizi di prelievo rimarranno sempre indispensabili. C'è infatti una parte della popolazione, in particolare quella più anziana ma non solo, che è poco avvezza ai pagamenti digitali. Ma ci sono anche aree del Paese, come molti comuni situati in zone montane, in cui il contante, per oggettive difficoltà delle infrastrutture digitali, continuerà a giocare un ruolo rilevante. Si tratta quindi di rendere sostenibile il servizio di prelievo, in modo che sia sempre disponibile. Insomma, le persone continueranno a usare i contanti e a prelevare dagli sportelli. Le carte potranno evolvere, magari verranno incorporate nei telefoni e negli orologi, ma il cash, anche se in misura ridotta, rimarrà tra i mezzi di pagamento.
Bancomat, arriva il verdetto su prelievi e commissioni: occhio a questo dettaglio