Stipendi, dall'1 gennaio scattano gli aumenti: cosa cambia sugli importi
Aumento sugli stipendi. Nella legge di Bilancio il governo Meloni non dimentica i cittadini. In particolare, è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – assieme ai tecnici del suo dicastero – a scrivere il testo della misura che andrà a diminuire la differenza che tra la retribuzione lorda e quella netta di un lavoratore. Nel dettaglio, sono due gli interventi principali approvati dal Consiglio dei ministri: la conferma anche per il 2023 del taglio di due punti percentuali per le retribuzioni fino a 35mila euro lordi annui e l’aggiunta di un ulteriore taglio di un punto percentuale (per un totale di tre) per tutti coloro che dichiarano fino a 25mila euro lordi annui.
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Ecco allora chi ne beneficerà. Tra i fortunati ci sarà chi guadagna tra i 10 e i 15mila euro lordi annui. Questi ultimi vedranno crescere la propria retribuzione dai 18 ai 27 euro netti ogni mese. E ancora: chi dichiara tra i 16 e i 25mila euro lordi annui vedrà aumentare lo stipendio dai 30 ai 38 euro netti ogni mese e invece chi porta a casa tra i 26 e i 35mila euro lordi annui (quindi coloro che avranno un taglio del cuneo del 2 per cento).
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Loro invece vedranno salire il valore della busta paga dai 26 ai 32 euro netti ogni mese. Non è escluso un aumento dei beneficiari. Il premier ha più volte espresso la volontà di ampliare ancora di più la platea. Al momento infatti è composta da 15,4 milioni di lavoratori dipendenti.