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Eni, clamorosa scoperta nel mare di Barents: gas, cambia tutto?

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Un'antivigilia di Natale dolcissima per Eni e per il mercato energetico italiano ed europeo. Vår Energi, società quotata di cui Eni è il principale azionista, ha infatti annunciato una nuova scoperta di gas nel Mare di Barents in Norvegia. Una scoperta che potrebbe contribuire in modo decisivo ad arginare il ricatto energetico di Vladimir Putin e della Russia impegnata nella guerra e nella distruzione dell'Ucraina.

La scoperta, nel dettaglio, è valutata preliminarmente a 9-21 miliardi di metri cubi di gas recuperabile (57-132 milioni di barili di olio equivalente) e ha il potenziale per contribuire alla futura fornitura di gas dal Mare di Barents Il pozzo 7122/9-1 T2 (Lupa) è il primo pozzo esplorativo perforato nella licenza PL229E. Si trova 85 chilometri a nord-ovest di Hammerfest e circa 27 chilometri a nord-est del giacimento Goliat, gestito da Vår Energi. È stato perforato a una profondità d'acqua di 403 m con la piattaforma di perforazione Transocean Enablers.  Il pozzo ha incontrato una colonna di gas di 55 metri nelle arenarie della formazione Havert di età Triassica. È stato effettuato un ampio programma di acquisizione e campionamento di dati. 

Vår Energi detiene una partecipazione del 50% nella licenza PL229E, con il partner AkerBP (50%). Vår Energi, partecipata da Eni con una quota di circa 63%, è una delle principali società indipendenti di petrolio e gas upstream sulla piattaforma continentale norvegese (Ncs). Possiede un portafoglio di asset solido e diversificato con progetti di sviluppo in corso e un importante track record di esplorazione. Vår Energi detiene partecipazioni in 36 giacimenti che hanno dato una produzione di 246.000 boe netti al giorno nel 2021.

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