Spread ancora in calo, colpaccio-Meloni: come la mettiamo?
Il governo Meloni non spaventa i mercati, anzi. Questa mattina si è registrato un avvio in calo per lo spread Btp/Bund, che è a un livello di 190 punti, dopo la chiusura di ieri a quota 193. Il rendimento del decennale, invece, è del 3,769%, in calo dal 3,89% di mercoledì. Non è la prima volta che il premier viene accolto in maniera positiva dai mercati. A dire il vero, Giorgia Meloni non avrebbe mai creato scombussolamenti da quel punto di vista fin dall'inizio del suo percorso a Palazzo Chigi.
Basti pensare al fatto che la prima seduta dei mercati finanziari dopo l'insediamento è stata positiva, con gli indici azionari in rialzo e lo spread BTp-Bund in deciso calo. Scendendo nel dettaglio, il rendimento decennale - a seguito dell'insediamento del premier di domenica 23 ottobre - era calato sotto il 4,60% dal 4,77% del venerdì precedente. Allo stesso tempo il differenziale con il Bund di pari durata era diminuito fino a 225 punti base: era il livello più basso da circa un mese, cioè da prima delle elezioni del 25 settembre. Secondo analisti e osservatori, non ci sarebbero stati grossi turbamenti semplicemente perché l’insediamento del governo Meloni, così come la vittoria del centrodestra alle elezioni, era piuttosto scontato.
I mercati non hanno dato segni di sofferenza nemmeno in uno dei momenti forse più critici del governo Meloni finora, ovvero le tensioni con la Francia sul tema migranti. In quei giorni di botta e risposta tra il premier italiano e Macron, lo spread è rimasto comunque sotto quota 200. Era attorno ai 190, ai minimi dallo scorso maggio. Le opposizioni, invece, avevano previsto degli scenari catastrofici. A premiare la Meloni sarebbe stato il fatto che sta dimostrando prudenza di bilancio, in linea con l’esecutivo precedente, guidato da Mario Draghi.