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Bonus nozze, Rampelli: "Battute idiote della sinistra, già proposto da Draghi"

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Fabio Rampelli sta con Matteo Salvini. Il vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d'Italia, dopo il polverone sollevato, prende le difese del leader della Lega. "Il 'bonus nozze' è una proposta assolutamente positiva perché incoraggia le giovani coppie a costruire una famiglia e promuove un settore imprenditoriale che fatturava, nella fase pre-Covid ben 20 miliardi di euro".

 

 

Una proposta di legge, quella presentata dal Carroccio, che necessiterà comunque di modifiche. "Ovvio - precisa il deputato - che sarà indispensabile correggere il tiro in sede di approvazione estendendo i benefici del bonus a coloro che contraggono il matrimonio civile. La proposta così modificata corrisponde in pieno a quello che era stato realizzato dai Governi Conte (con il dl rilancio) e Draghi (con il dl sostegni bis). Precisazione che si rende necessaria per coloro che fanno battute idiote o evocano scenari involutivi della società moderna". 

 

 

La misura infatti ha origine ben più antiche e non arriva da Salvini.  Per esempio, nell’estate del 2021, durante la conversione in legge del decreto Sostegni bis, approvato dal governo Draghi, si era ipotizzata l’introduzione di un credito d’imposta per coprire una parte delle spese per i matrimoni, ma alla fine il testo conteneva uno stanziamento per aiutare le imprese attive nel settore del wedding e dell’intrattenimento, colpite dalla crisi causata dalla Covid-19. Lo stesso Domenico Furgiuele, vicecapogruppo della Lega nonché firmatario della proposta, ha aperto a modifiche sottolineando che la misura "durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no". E se Palazzo Chigi ha fatto sapere che "il bonus nozze non fa parte della manovra", con le parole di Rampelli tutto potrebbe cambiare.

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