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Giorgia Meloni, retroscena: banche d'affari e fondi dicono "sì"

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Giorgia Meloni non spaventa i mercati finanziari. Anzi. È promossa a pieni voti dalle banche d'affari e i fondi di investimento con sede a Londra - città che, nonostante la Brexit, continua a restare la base privilegiata per gli investitori internazionali. A poche dall'insediamento del nuovo governo, nelle riunioni che le banche tengono con gli addetti ai lavori per valutare il voto assegnato al debito pubblico che indirizza gli acquisti, il giudizio è sempre più positivo. A riportare la vicenda è Il Tempo, secondo cui la fiducia all'Italia si basa su due punti cardine fondamentali: la scelta atlantista e la volontà di continuare a mantenere la finanza pubblica il più possibile in equilibrio tra le esigenze di sostenere imprese e famiglie e quello di non aumentare a dismisura il debito.

 

 

Sin dalle prime dichiarazioni, il neo presidente del Consiglio ha fugato tutti i dubbi, scaturiti dalle divergenze con il resto della coalizione di centrodestra, che inizialmente c'erano sulla stabilità del bilancio pubblico italiano. Il rispetto di questo principio, insieme alla fedeltà all'Alleanza atlantica, è bastato a rassicurare chi si occupa di seguire gli investimenti in Italia. "Soddisfatte queste due condizioni, i mercati non prendono nemmeno in considerazione gli atti di politica interna avviati da Giorgia Meloni": così ha svelato un investitore operativo a Londra. In altre parole, il tetto al contante e il decreto contro i rave party, i primi provvedimenti di politica interna, non hanno minimamente interessato gli analisti finanziari. Al contrario, invece, di quanto auspicava, e auspica tuttora, la sinistra italiana.

 

 

Quindi, l'aver ribadito fedeltà non solo alla Nato ma anche a Bruxelles, seppure con le precisazioni sulla necessità di tutelare maggiormente gli interessi nazionali, ha premiato il governo Meloni negli ambienti finanziari londinesi. Tanto che, secondo un'indiscrezione, il prossimo anno la stessa premier potrebbe entrare nelle stanze della finanza per illustrare obiettivi e strategie di politica economica. La visita, si ipotizza, potrebbe cadere in coincidenza con l'incoronazione di re Carlo d'Inghilterra, il prossimo maggio. Un'occasione ufficiale che farebbe anticipare l'arrivo della Meloni a Londra in vista dell'incontro con la comunità finanziaria. 

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