George Soros, chi è davvero lo squalo finanziere che sbranò la lira
Nel 1989 l'allora 26enne Viktor Orbán ricevette una borsa di studio dalla Fondazione Soros per studiare Scienze Politiche al Pembroke College di Oxford. Ventotto anni dopo, diventato primo ministro ungherese grazie a una carriera politica iniziata proprio da quella borsa di studio, cacciò l'università di Soros da Budapest. Il 16 settembre 1992 George Soros vendette sterline a pronti contro termine per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari, costringendo la Banca d'Inghilterra a svalutare la sterlina e guadagnando così in un giorno solo una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Operazione analoga fu da lui effettuata contro la lira italiana col risultato che questa fu svalutata del 30%, e lì si guadagnò il soprannome: «L'uomo che sbancò la Banca d'Inghilterra e la Banca d'Italia».
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FATTI E COMPLOTTI - Soros è spesso vittima di deliri complottisti, ma anche senza paranoie corrisponde in pieno al prototipo di coloro che vengono popolarmente definiti «squali della finanza». Oltre al Regno Unito e all'Italia sua vittima è stata nel 1997 la Thailandia, e nel 1999 l'economista Paul Krugman definì un «effetto-Soros sui mercati finanziari»: «Nessuno che abbia letto una rivista d'affari negli ultimi anni può ignorare che in questi giorni ci sono davvero investitori che non solo spostano denaro in previsione di una crisi monetaria, ma effettivamente fanno del loro meglio per innescare tale crisi per divertimento e profitto. Questi nuovi attori sulla scena non hanno ancora un nome standard; il termine che propongo è Soroi». Al che SoIl finanziere George Soros avrebbe finanziato +Europa con un milione e mezzo (Getty) ros rispose: «Nella veste di operatore di mercato non misi richiede di preoccuparmi delle conseguenze delle mie operazioni finanziarie». Nel 2006 fu anche condannato in Francia a una multa da 2,3 milioni per insider trading.
Nel contempo, però, i soldi così guadagnati li dà in beneficenza: nel maggio 2017 titolare di un patrimonio netto da 25,2 miliardi di dollari che ne faceva una delle trenta persone più ricche del mondo, ne donò più dei due terzi, ritrovandosi al 195º posto della classifica di Bloomberg con un patrimonio netto di 8 miliardi. Ma li dà anche al servizio di cause politiche. Tra queste ce ne sono alcune più largamente condivisibili, come la diffusione della democrazia. Ve ne sono altre più divisive, come l'antiproibizionismo, l'eutanasia o l'aborto. Ma la storia di Orbán mostra appunto come spesso le conseguenze delle sue iniziative tendono a scappare di mano allo stesso Soros.
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ALLIEVO DI POPPER - Soros spiega però di avere imparato i propri metodi speculativi studiando filosofia con Karl Raimund Popper. In particolare, sostiene che sia stato con l'applicare la teoria generale della riflessività di Popper ai mercati dei capitali che ha raggiunto un quadro chiaro delle bolle speculative e del valore dei titoli, nonché delle discrepanze di valore utilizzate in borsa. In onore del libro di Popper La società aperta e i suoi nemici Soros ha battezzato la sua Open Society Foundations, che assieme a Soros Fund e al Quantum Group è uno dei tre suoi strumenti di azione. Nato a Budapest il 12 agosto del 1930, Soros in realtà venne al mondo come György Schwartz. Ebreo ungherese, sopravvisse al nazismo e scappando dal comunismo approdò in Inghilterra, dove iniziò la sua carriera come commesso viaggiatore. Ma la famiglia nel 1936 aveva già cambiato cognome proprio perché a disagio con e proprie origini, e pur essendo spesso stato vittima di stereotipi di tipo antisemita in realtà è da sempre in rotta di collisione con Israele.