I giornalisti di Repubblica sulle barricate contro il direttore della testata Maurizio Molinari. L'indiscrezione su uno sciopero da parte della redazione lanciata da Dagospia si è rivelata vera. "L'assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica è incredula e indignata per le dichiarazioni del direttore Maurizio Molinari che costituiscono una grave offesa all’intero corpo redazionale, di cui vengono sminuiti l’impegno e la professionalità", si legge sul sito. Il riferimento è a un'intervista che Molinari ha rilasciato a Prima comunicazione.
Repubblica, la voce: "Molinari nel mirino": scoppia la rivolta
I giornalisti de La Repubblica starebbero organizzando uno sciopero per domani, stando a quanto riporta Dagospia. Il mot...Cos'ha fatto arrabbiare la redazione? Nel colloquio Molinari parla di "spallata digitale" al giornale, che continua a essere in crisi con le vendite. Pare che non si riescano a recuperare con l’edizione di carta i lettori persi negli ultimi anni. "E’ prevista una continua indicizzazione dei contenuti, per intervenire rapidamente e costruire un’offerta informativa in linea con le preferenze dei lettori", dice il direttore nell'intervista. I giornalisti della testata, però, non ci stanno e si fanno sentire, annunciando uno sciopero: "L’assemblea indice una giornata immediata di sciopero che investirà l’intero corpo redazionale e tutte le piattaforme informative, secondo le modalità decise dal Comitato di redazione". E ancora: "Il quotidiano non sarà in edicola sabato 29 ottobre e il sito non verrà aggiornato fino alle ore 19 dello stesso giorno".
Tagadà, Molinari e sull'incontro Meloni-Macron: "Capolavoro, chi c'è dietro"
"Un capolavoro diplomatico". Lo definisce così Maurizio Molinari il faccia a faccia tra Giorgia Meloni ...Ai giornalisti non sarebbe piaciuta la scelta di Molinari di parlare in un'intervista prima che con loro: "Un sommario Piano di riorganizzazione editoriale viene raccontato in un’intervista a una rivista di settore senza che sia mai stato presentato, nei suoi dettagli e nelle sue implicazioni, prima al cdr e poi alla redazione, come invece le corrette procedure sindacali imporrebbero. La richiesta al direttore di esporre in assemblea il suo Piano perché venga poi votato – che ribadiamo - è stata dunque ignorata".