Contanti? L'indiscrezione: "Ecco la nuova cifra per i pagamenti"
Il governo potrebbe essere arrivato a un compromesso sul tetto al contante. Dopo che la Lega ha depositato una proposta di legge con l'innalzamento a 10 mila euro, l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni potrebbe aver trovato la quadra. Si parla di 3 mila euro. A diffondere la notizia Il Corriere della Sera che anticipa la legge di Bilancio per il 2023. "Metteremo mano al tetto, che penalizza i più poveri e rischia di non favorire la nostra competitività", ha confermato il premier Meloni mentre il Carroccio di Matteo Salvini è passato dalle parole ai fatti, con un innalzamento ben superiore.
Non è la prima volta che i governi mettono mano al tetto al contante. Dal primo gennaio 2022 quest'ultimo è sceso a mille euro, ma il decreto Milleproroghe, a partire da marzo scorso, lo ha riportato a 2 mila euro posticipando il ritorno alla soglia di mille euro al 2023. In ogni caso sulla misura il centrodestra si scontra con il centrosinistra. Se infatti Claudio Borghi, senatore leghista, si dice a favore della totale "abolizione del tetto", lo stesso non si può dire del Pd.
Debora Serracchiani, deputata dem, è arrivata a dire che l'"aumento del tetto del contante e codoni fiscali più o meno mascherati non sono solo pessimi segnali, ma un duro colpo per tutti quei cittadini onesti che rispettano le regole mentre sorridono gli evasori. Si tratta anche di misure che avranno l’effetto di abbassare le entrate fiscali e l’alternativa è presto detta: il governo di destra o taglierà i servizi pubblici o aumenterà le tasse". Eppure uno studio di Bankitalia ha dimostrato che alzare il tetto non ha un collegamento diretto con l'evasione fiscale, ma favorirebbe l'economia sommersa.