Gas, allarme-Eni: "Difficile essere fiduciosi", cosa può accadere quest'inverno
"Difficile essere fiduciosi per l’inverno". La previsione arriva da Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni. È lui, a margine dell'Ente Nazionale Idrocarburi Awards a dirsi poco ottimista sul futuro. Il motivo è semplice: "Il contributo addizionale del gas russo di 20 milioni di metri cubi al giorno è fondamentale". In sostanza, come spiegato, l'Italia necessita di quel 9-10 per cento di "supply", di un approvvigionamento russo. Altrimenti? Nel caso in cui il Cremlino smettesse di venderci metano ci sarebbe un ammanco di tre miliardi di metri cubi di gas. Per questo - avverte Descalzi - "è importante che i rigassificatori funzionino, è importante che non ci siano problemi tecnici alle produzioni in Algeria o Egitto o interruzioni dalla Libia". E ancora, ha sottolineato: "Noi abbiamo fatto tutto il possibile per essere in una posizione positiva". Ma la tenuta per l'intero inverno, in soldoni, non può essere garantita.
Da sabato i flussi di gas che arrivano da Mosca sono stati interrotti. Eppure, prosegue, "in Italia il gas c'è. Questi metri cubi in più che stiamo portando tuttavia stanno andando verso i mercati più attraenti e questo è un problema che dobbiamo risolvere". In che modo? "Intanto stoccando ancora di più fino al 100 per cento e sarebbe un'ottima soluzione in modo tale che il nostro sforzo non diventi uno sforzo di solidarietà". Il ragionamento è chiaro: stoccaggi quasi pieni e prezzi bassi in Italia fanno sì che gli operatori, Eni compresa, preferiscano vendere dove il prezzo è più alto, ossia all’estero.
Per Descalzi non basta installare i due rigassificatori a Piombino e Ravenna, ma serve pensare alla creazione di un terzo. D'altronde, "il gas ci accompagnerà ancora e quindi è necessaria una ridondanza di installazioni". L'obiettivo di Eni è capire "come e se è possibile subentrare o al trasportatore o a Gazprom. Si parla di 20 milioni di euro di garanzie su miliardi di euro che passano". E ancora, ha aggiunto: "Una volta che abbiamo gli stoccaggi pieni possiamo passare alla solidarietà. Dobbiamo arrivare agli stoccaggi pieni per questo inverno. Più sono saturi, vicini al 100%, più riusciremo a mantenere i picchi invernali", ha concluso Descalzi.