Pensioni, dall'1 gennaio aumenti record: quanto vi danno, le cifre
Il momento storico che l'Italia e tutto il mondo stanno vivendo non è affatto facile: tra guerra in Ucraina, crisi del gas, inflazione, c'è poco da stare sereni. Tanto che il governo si appresta a varare un nuovo Dl Aiuti proprio per correre in soccorso di famiglie e imprese, i cui bilanci iniziano a essere drammatici. Nonostante questo brutto scenario, non ci sarebbe nulla da temere per quel che riguarda le pensioni.
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Nel 2023 . come riporta Affariitaliani.it - sono previsti degli aumenti in base alle previsioni inflazionistiche. E non è tutto. Perché per chi ha redditi fino a 35mila euro gli acconti con gli aumenti possono arrivare già dal prossimo mese, cioè da ottobre. "Il tutto verrà garantito attraverso il sistema della perequazione automatica: gli incrementi degli assegni mensili saranno dell’ordine del 7-8%", si legge ancora nell'articolo.
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Cos'è e come funziona il sistema della perequazione? Per perequazione automatica si intende un recupero della valutazione dell'assegno pensionistico. Recupero che il governo ha definito sulla base dei valori dell’inflazione dei primi sei mesi del 2022. Il discorso vale ovviamente solo per chi ha redditi sotto i 35mila euro. A novembre poi dovrebbe esserci un altro piccolo incremento pari al 2,2% totale. Infine da gennaio 2023 gli aumenti scatteranno per tutti. Affariitaliani.it scrive: "Ecco qui le percentuali nello specifico: 100% per importi fino a 2.6062,32 euro al mese; 80,9% per importi da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese; 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese".
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