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Mutui, arriva la tempesta: rata stravolta, ecco quanto pagheremo

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Il rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce potrebbe avere delle conseguenze poco piacevoli su diversi fronti. Uno di questi riguarda i mutui, che in prospettiva potranno essere più cari. Anche se la stangata dovrebbe riguardare solo i pochi mutui variabili indicizzati al tasso Bce, come spiega il Corriere della Sera: si tratta di "prodotti che, a parità di spread, tutte le banche sono tenute a offrire in opzione ai prodotti parametrati a Euribor ma che hanno riscosso scarso interesse".

 

 

 

Meno immediato e diretto il nesso tra i mutui legati a Euribor e le recenti decisioni di Francoforte. Tra l'altro già da inizio mese hanno in parte scontato l’aumento. "L’Euribor a 1 mese, infatti, dal primo luglio a ieri è salito da -0,51 a -0,26 per cento - si legge sul Corsera -. Su un mutuo da 200 mila euro a 30 anni per ogni 25 centesimi di punto l’aumento della rata è di circa 24 euro al mese (e quindi 48 se l’Euribor assorbisse tutti i 50 centesimi di rialzo); a 20 anni l’aumento è di 18 euro ogni 25 centesimi".

 

 

 

In ogni caso, nonostante l’aumento, i tassi variabili continuano a costare meno di quelli a tasso fisso. A tal proposito, il Corriere spiega: "Nella media delle offerte a 20 anni il fisso si situa a 3,10 per cento contro lo 0,97 del variabile; a 30 anni il fisso è al 3,08 contro l’1,08 del variabile. Traducendo queste cifre in rate mensili per il mutuo da 200 mila euro del nostro esempio significa che a 20 anni per il variabile si spenderebbero 920 euro contro 1120 euro del fisso, a 30 anni 630 euro a variabile a fronte di 851 del fisso".

 

 

 

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