Wall Street, mercato impazzito: "Le aziende valgono più dei loro titoli", ecco i rischi
«La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l'intervallo fugace e per di più illusorio del piacere e della gioia». Probabilmente il mio amico Roberto Antonio si ispirava Schopenhauer quando mi delineava i suoi scenari dei mercati finanziari. In effetti Roberto era un pessimista rialzista (un apparente ossimoro) che aveva lavorato a Piazza Affari con il privilegio di sentire le ultime "grida", e come ogni broker di borsa non sopportava il 90% della gente perché secondo lui faceva discorsi irrazionali e assurdi, e forse sarà proprio per questo che in borsa il 90% perde e il 10% guadagna sulla loro perdita. Io ero uno dei pochi privilegiati, ogni tanto mi invitava a pranzo, e sui tovaglioli di carta mi disegnava i suo fantasmagorici grafici, e mentre costruiva l'ipotetico futuro mi ricordava sempre «Buddy la borsa è come un pendolo che oscilla nell'irrazionalità, dall'euforia al pessimismo passando fugacemente in un istante di realtà», e quando quel pendolo oscilla si trasforma in un'ascia che falcidia portafogli: perché quando la borsa è nel pessimismo (prezzi minimi) la folla vende invece di comprare, e quando il pendolo si trova nell'euforia (prezzi massimi) fa l'errore contrario cioè compra invece di realizzare.
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Ed è proprio il pendolo di Schopenhauer che non solo guida la pancia degli investitori, ma anche le analisi di molte banche d'affari, anche le più note e insospettabili. Alcune di queste, anche se non lo ammettono, lasciano che i prezzi condizionino i giudizi, è il caso di Goldman Sachs (the Queen of Wall Street) che dopo aver professato ottimismo per tutto il 2021, ora che il vento economico sta diventando gelido, prefigura il rischio recessione con conseguente forte calo dei prezzi di borsa. Infatti in un recente report, la prestigiosa banca d'affari ha pubblicato una simulazione sui prezzi di borsa nel caso negli Usa si verificasse una recessione "soft", in tal caso il livello di equilibrio dell'indice S&P500 si attesterebbe a 3.150 con utili per azioni a $225 e un p/e a 14x. Rispetto ai prezzi attuali fa un ulteriore ribasso di quasi il 20%, a questo punto c'è da chiedersi quale sarebbe il valore di equilibrio del Nasdaq che per natura ha prezzi ancora più sopravvalutati. Ma è davvero così caro il mercato?
La pensano diversamente i "rivali" di Jp Morgan, un'opinione che è ben sintetizzata in un grafico dove si vede che la percentuale delle società che capitalizzano sotto il valore della liquidità in cassa è attualmente superiore persino alle gravi crisi del 2001 e 2008. A confermarlo è un mio amico di Boston che lavora in una società di Wall Street, dopo un attenta ricerca mi confida «ho fatto un refresh il 30/06 e mi sono accorto che gran parte delle società biotech con un market cap di 100 ml di $ ha una cassa più grande dell'attuale capitalizzazione. I casi più eclatanti: Achilles Therap. Molecular Part. Dermtech inc, ma l'elenco è lunghissimo». C'è la possibilità che in Usa si cada in recessione ma è altrettanto probabile che questa debolezza economica sia già nei prezzi di borsa. Nemmeno Schopenhauer sarebbe ora così pessimista.
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