Carlo Cottarelli, "la tassa ingiusta" e nascosta: quali italiani verranno travolti (e quando)
"Una tassa ingiusta che colpisce i risparmiatori e chi ha un reddito fisso". Così Carlo Cottarelli definisce l'inflazione, volata all'8%: in un solo mese, i prezzi sono saliti di quasi 2 punti, e la proiezione è di superare il record storico del 1986. "Nei prossimi mesi potrebbe salire ancora di più", conferma l'economista, "addirittura arrivando alla doppia cifra". Intervistato dalla Stampa, l'economista analizza la "vera" corsa del carovita, al di là dei numeri attuali, sottolineando come la soluzione all'impennata dell'inflazione non sia facile.
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"Credo - spiega - che, oltre alle banche centrali, qualcosa lo possa fare il governo. Bene ha fatto a calmierare bollette e carburanti, ma dovrebbe mirare i propri interventi per dare sollievo alla parte più povera della popolazione". Secondo Cottarelli "non siamo più di fronte a una inflazione che riguarda solo i prodotti energetici e alimentari. Anche l'inflazione di base sta crescendo" e spiega: "Sui 12 mesi è ancora relativamente bassa, al 3,8% in Italia e al 4,6% in Eurozona. Ma se annualizziamo l'andamento degli ultimi tre mesi notiamo che è all'8,3% in Italia e al 9,6% nell'Eurozona".
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Parlando della richieste di alzare i salari precisa: "Se i salari aumentano le imprese scaricano i costi aumentando i prezzi. Al tempo stesso c'è un problema serio legato al taglio del potere d'acquisto. Appare convincente la soluzione citata dal governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali laddove ritiene utili interventi più mirati ai redditi bassi". Secondo l'economista "le manovre messe in campo finora per calmierare le bollette hanno agevolato tutti", ma "se i soldi sono pochi, però, vanno concentrati su chi ne ha bisogno".