Telepass, botta autostrade: cosa ci aspetta da luglio, occhio al dettaglio che innesca la stangata
La cattiva notizia è che aumenta l'abbonamento al Telepass; quella buona è che, per il pedaggio autostradale, c'è un'alternativa. Partiamo dalla seconda che qui, tra i rincari che toccano la qualunque (carburante, assicurazioni, revisioni), serve un briciolo di ottimismo. Altrimenti è la fine. Dopo trentatré anni di monopolio pressoché totale, il libero mercato conquista anche il casello. Merito, per una volta, della diretti v a dell'Unione europea numero 520 del 2019 che, in Italia, è stata recepita appena nel novembre dell'anno scorso. Meglio tardi che mai e il risultato è l'introduzione «dell'interoperabilità dei sistemi di pedaggio a livello comunitario». Che, tradotto dal burocratese, significa la possibilità di aprire, anche ad altri operatori, la gestione del servizio di pagamento veloce dei ticket autostradali. Hai detto niente, si tratta a tutti gli effetti di una mini-rivoluzione per chi sta al volante. Tra non poco, cioè, ci ritroveremo sommersi dalle offerte (un po' come avviene per le compagnie telefoniche), ma per il momento questa liberalizzazione ha già trovato un concorrente al famoso Telepass.
NUOVO ARRIVO Si tratta della compagnia assicurativa bolognese Unipol che ha messo a punto UnipolMove, un dispositivo simile alla "vecchia" (dopotutto è datata 1989) scatola grigia di Telepass e che funziona sostanzialmente nello stesso modo. Lo posizioni sul cruscotto, passi il casello e lui, agganciandosi a una radiofrequenza, rileva l'accesso e ti permette di saldare il conto in automatico senza bisogno di farti consegnare un biglietto di carta. Fin qui, è la solita storia. Quel che cambia, semmai, sono le tariffe: e allora torna anche la prima notizia, quella con cui abbiamo cominciato. Perché se da un lato UnipolMove sembra avere prezzi più che concorrenziali, dall'altro Telepass è stata costretta, in questi mesi, a rivedere i propri. L'annuncio l'ha dato un mesetto fa e il rialzo sarà operativo solo tra un altro mesetto (scatta, infatti, il primo di luglio): però non è di quelli di poco conto. Quasi il 55% in più all'anno e una stretta che riguarda qualcosa come sette milioni di italiani. L'incremento, su base mensile, è di 57 centesimi per la categoria Family che, quindi, trapoco più di trenta giorni, non spenderà più i canonici 1,26 euro ma ne sborserà 1,83. Parlare di "stangata" per 57 centesimi in più al mese (che fanno 6,84 euro all'anno) probabilmente è eccessivo, tuttavia è pure indubbio che gli automobilisti d'Italia se li sarebbero risparmiati. Eccome. Con il costo della benzina, o del gasolio, che va su e giù (più su che giù, a essere onesti) e l'intera filiera dell'auto che gratis non lo è per niente. Cresce, in casa Telepass, anche il costo per il "twin" con Premium, ossia quell'opzione che consente di aggiungere un secondo device al proprio conto: qui l'aumento è di 0,28 euro. Il diritto di recesso, visti i cambiamenti contrattuali, è garantito fino al 30 giugno e la misura, spiegavano già qualche settimana fa gli addetti ai lavori, è «legata al mutato contesto tecnologico, organizzativo e di mercato». Telepass, però, continua a offrire l'assistenza stradale (con due euro in più al mese) e la possibilità di riscuote il cashback del 50% in quei casi in cui si rimane imbottigliati nelle code autostradali e si incappa in un rallentamento del viaggio. Sono pur sempre servizi aggiuntivi a cui uno presta attenzione, specie se (per motivi di lavoro, famigliari o di quel che è) in autostrada ci entra spesso.
GRATUITÀ... A TEMPO Il canone di UnipolMove, invece, è inizialmente gratuito (anche se la "pacchia" dura solo sei mesi, passati i quali si tratta di pagare un euro secco al mese per un solo dispositivo e 1,50 se ne servono due). Con lo stesso abbonamento è possibile, poi, pagare anche le multe, i bolli, le Ztl (al secolo le zone a traffico limitato), i parcheggi e persino i rifornimenti alle stazioni. La gestione del proprio account avviene tramite un applicazione sul cellulare che permette, tra le altre cose, di tenere una consultazione aggiornata dei propri movimenti e di monitorare l'offerta che è stata attivata. Ecco, niente: il fronte caldo delle vacanze quest' anno passa anche dalle autostrade. E non c'entrano (o almeno non c'entrano ancora) le partenze intelligenti e i giorni da bollino rosso. Conti in tasca, il cambiamento è di quelli epocali: dopo circa un quarto di secolo di "regno incontrastato" al casello di turno, Telepass si ritrova in mezzo al mercato libero. Benvenuta concorrenza.