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In pensione con Quota 104: cosa può cambiare da gennaio e chi può mollare il lavoro subito

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Sul fronte pensioni arrivano importanti novità. Come Libero aveva già ricordato qualche giorno fa, si fa strada l'ipotesi di un cambio del sistema previdenziale per l'uscita anticipata. A fine anno, al 31 dicembre 2022, dovrebbe andare in soffitta la Quota 102, il sistema attuale che ha sostituito Quota 100. Ma l'esecutivo al momento non ha ancora presentato un piano efficace per consentire l'uscita in anticipo e non far piombare milioni di italiani nelle paludi della legge Fornero con l'uscita a 67 anni.

 

La Lega e la Cisl avrebbero trovato un punto di convergenza da proporre al governo su Quota 41 per tutti. Un sistema già previsto per i lavoratori precoci e che potrebbe essere allargato a tutti. Ma attenzione: l'attuale quota 41 in vigore prevede un calcolo dell'assegno con un sistema misto, contributivo e retributivo. La Quota 41 allargata a tutti, per motivi di costi, potrebbe arenarsi invece su un calcolo col contributivo integrale. La misura costerebbe parecchio e di fatto è altamente probabile possa aprirsi uno scontro nella maggioranza. E a mediare su una eventuale sparizione totale di un sistema per l'uscita anticipata, potrebbe intervenire Forza Italia.

 

Antonio Tajani è stato molto chiaro su questo punto offrendo una via d'uscita che possa comunque salvaguardare il diritto alla pensione anticipata: "Quota 100 non ci affascinava, meglio allora quota 104". E come riporta ilGiorno, potrebbe essere questa la riforma finale su cui punterebbe l'esecutivo. Di certo l'uscita anticipata procurerebbe comunque un taglio dell'assegno. Si calcola che con una Quota 41 per tutti la sforbiciata sull'assegno potrebbe arrivare anche al 10 per cento. Con Quota 104 la penalizzazione potrebbe essere inferiore e calibrata per ogni anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza con l'uscita Fornero. Insomma il cantiere previdenziale resta aperto. Tocca ora al governo trovare un sintesi per permettere a milioni di italiani di poter scegliere quando lasciare definitivamente il lavoro. 

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