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"Proteggiti dagli aumenti del costo dell'energia con le offerte sul mercato libero", ci raccomandavano fino a qualche mese fa i maggiori fornitori in circolazione. E in effetti in molti hanno cambiato gestore e contratto per approfittarne visto che effettivamente le offerte erano vantaggiose e sulla carta mettevano al riparo dai rincari. Peccato che ora quelle promesse di risparmio sono andate a farsi benedire:le compagnie energetiche sono con le spalle al muro. E così mano a mano che vanno a scadenza i derivati con cui si sono coperti negli anni per garantire prezzi bloccati ai clienti e lauti margini a propri azionisti, fioccano le lettere di disdetta unilaterale dei contratti. Come racconta Giuliano Balestreri sulla Stampa.
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"Con riferimento al Tuo contratto a mercato libero di energia elettrica e/o gas, a causa della mutata situazione di mercato, si rende necessario apportare alcune modifiche al tuo contratto, che in ogni caso non verranno applicate prima della scadenza naturale delle tue condizioni economiche", si legge in alcune comunicazioni che stanno già arrivando a casa degli utenti. Su altre si danno spiegazioni più dettagliate: "I mercati del gas e dell'energia elettrica stanno registrando forti rialzi, causato da un aumento molto sostenuto del prezzo dell'anidride carbonica (CO2) e da una forte domanda rispetto all'offerta. Per queste cause, non dipendenti da noi, siamo costretti a rivedere la struttura dei prezzi della tua fornitura a partire dal 01 luglio 2022: in particolare, come previsto dal tuo contratto e, per evitare di applicare un fisso oneroso, dal 01 luglio il tuo prezzo passerà da fisso a variabile".
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La sostanza è che nelle prossime settimane quasi tutti i clienti con i contratti a prezzo bloccato dovranno far fronte ad aumenti improvvisi: chi cambiando operatore, chi scegliendo il prezzo variabile scommettendo sulla fine della crisi. L'amministratore delegato di Edison, Nicola Monti, ha ammesso che le compagnie non hanno scelta sottolineando, però, come gli utenti negli ultimi mesi abbiano goduto di tariffe particolarmente convenienti. Da parte loro le associazioni dei consumatori non posso far altro che riconoscere come con il prezzo unico nazionale ai massimi storici "nessun operatore può permettersi tariffe più convenienti di quelle stipulate fino a 6-7 mesi fa".
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