Bancomat bloccati, l'allarme dell'esperto: come ti svuotano il conto con il chip
Tutti i bancomat d'Italia in tilt. È accaduto nella giornata di venerdì 15 aprile, quando il disservizio ha colpito le carte di credito e i bancomat di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Poste Italiane. I problemi sarebbero stati generati da Nexi, principale gestore dei pagamenti elettronici in Italia. Cosa sia realmente accaduto ancora non è chiaro, ma la società esclude si sia trattato di un attacco hacker.
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Eppure, senza la possibilità di ritirare i nostri soldi, il timore che questi non siano realmente al sicuro è elevato. Nulla di che preoccuparsi? Non proprio.
"I network che gestiscono e processano pagamenti con carte di credito e bancomat sono 'air-gapped' (letteralmente, 'air-gap' significa 'vuoto d'aria'): reti 'isolate' dalla Rete, ovvero da internet", spiega al Giorno Marco Ramilli, fondatore e amministratore delegato di Yoroi, società specializzata in cybersicurezza. Proprio questo "vuoto d'aria" rende i network di difficile aggiornamento. Non si esclude, dunque, che possano nascondere al proprio interno potenziali vulnerabilità.
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Ecco allora come salvaguardare i nostri risparmi. "I reati più comuni - prosegue - continuano a essere quelli praticati nei confronti degli utenti, come il 'phishing' tramite sms, email o messaggi sui social network: messaggi ingannevoli, che invitano a cliccare un link o a scaricare un file per poter impossessarsi delle credenziali ed entrare, così, nelle transazioni compiute online". Da qui le regole del buonsenso: "Bisogna usare la massima attenzione quando ci si serve di bancomat e carte per prelevare denaro dagli sportelli Atm o per acquistare, ad esempio, i biglietti del treno o della metro dalle biglietterie automatiche. Controllare sempre che non ci siano eventuali dispositivi che leggono e immagazzinano i dati della banda magnetica dei badge (i cosiddetti 'skimmer') sulla tastiera o sulla feritoia di inserimento della carta".
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