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Vladimir Putin, il piano: "Svendere l'Ucraina per far collassare i mercati Europei". E crolla la Borsa a Milano

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"Uno Stato corrotto, fallito, comandato dagli americani": mentre Vladimir Putin pronunciava queste parole, nel discorso in cui ha annunciato il riconoscimento del Donbass, la Borsa russa ha avuto il suo peggior crollo dal 2008, aprendo questa mattina con -8%. Ma non è stato un caso isolato, anche le Borse europee hanno risentito dell'escalation militare in Ucraina. Basti pensare che nessun titolo della piazza milanese è in positivo: a Piazza Affari l’indice Ftse Mib lascia sul terreno il 2,62%. Male anche i principali indici di Londra, Francoforte e Parigi. Questa situazione fa pensare che mentre Putin vende l’invasione ai russi, nel frattempo fa crollare i mercati, come spiega il Foglio.  

 

 

 

Le accuse mosse dallo zar contro l'Ucraina nel suo discorso alla Nazione sono state piuttosto pesanti. In particolare, ha detto che Kiev sta pianificando un'operazione lampo per riprendere i territori persi nel Donbass, aggiungendo che in caso di attacchi la pagheranno, "perché la Russia non può non difendere i suoi alleati e soprattutto non può non intervenire per salvare i russi vittime di un genocidio che nessuno vuol vedere, come accadde nella Seconda guerra mondiale". Non è la prima volta, tra l'altro, che Putin punta il dito contro gli ucraini, parlando addirittura di genocidio, senza però avere delle prove.

 

 

 

Micol Flammini sul Foglio sottolinea anche che la decisione sul Donbass in teoria sarebbe stata presa dopo un Consiglio di sicurezza straordinario; in realtà però non sarebbe andata così. A tradire lo zar è stato l’orologio del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, che all'improvviso è spuntato fuori dalla manica della giacca, segnando le 12 e 45, quando a Mosca invece erano le 15 passate. "Il Cremlino aveva già deciso da tempo cosa fare, nulla di estemporaneo, come invece Putin ha tenuto a sottolineare", si legge nel pezzo.

 

 

 

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