Vaccino, risarcimento per "menomazioni permanenti": CdM, la svolta che può cambiare la storia del siero
Indennizzi per chi subisce gravi conseguenze dopo il vaccino. È arrivato il via libera del Consiglio dei ministri per il nuovo decreto ristori. Il risarcimento riguarderà solo le infermità e le menomazioni permanenti, ma risulta comunque una vittoria per la Lega e Fratelli d'Italia. "Proponiamo un fondo di un miliardo di euro per gli indennizzi a chi può soffrire eventuali reazioni avverse ai vaccini: è la cosa più seria da fare sul fronte della campagna vaccinale", diceva Giorgia Meloni mentre Matteo Salvini le faceva eco: "Se tu Stato non dico imponi ma fai di tutto per farmi a vaccinare, bene, se ci sono dei danni conseguenti mi risarcisci". E il governo sembra aver ascoltato.
D'altronde pochi giorni fa l'intera maggioranza aveva approvato in Senato l'ordine del giorno sugli indennizzi proposto proprio dai leghisti. Il Dpcm che ha visto la luce nella giornata di venerdì 21 gennaio specigica tutte quelle attività a cui si potrà accedere solo muniti di Green pass, il certificato ottenibile anche con il tampone.
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Coinvolte tutte le attività a eccezione di quelle che soddisfano bisogni essenziali: quindi alimentari e supermercati, farmacie e parafarmacie, negozi di ottica, negozi di abbigliamento, giocattoli e così via. Si è discusso fino all'ultimo sulle tabaccherie, ma alla fine anche qui il governo ha dato il suo via libera alla certificazione verde. Più complessa la questione scuole. Alle lamentele dei genitori alle prese con la Dad e la didattica di persona, il governo potrebbe rispondere con uno stanziamento diretto alle scuole per fornire agli studenti di medie e superiori le mascherine Ffp2 e cancellare l'obbligo di tampone per tornare a scuola.
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