Bollette alle stelle, spunta la "tassa di solidarietà": follia del governo, chi viene stangato. Crepe in maggioranza
Non sarà una patrimoniale, ma quasi. Un contributo di solidarietà straordinario da far pagare a chi guadagna più di 75 mila euro. Questa è l'ultima proposta uscita dalla cabina di regia con il premier Mario Draghi. Nella riunione sarebbe stato affrontata la richiesta, avanzata ieri dai sindacati, di eliminare i vantaggi fiscali per i redditi sopra i 75mila euro. Il vantaggio è pari allo 0,2% circa del loro reddito. In valori assoluti, 248 milioni.
Il contributo di solidarietà andrebbe di fatto a eliminare il vantaggio fiscale. Il premier Mario Draghi avrebbe chiesto ai capidelegazione di esprimersi sulla richiesta dei sindacati: Pd e Leu a favore, contrari Iv, M5S e centrodestra. Il contributo di solidarietà, che vede al momento divise le forze di maggioranza, andrebbe a fronteggiare il rincaro delle bollette, con particolare attenzione alle fasce più deboli.
Sopra i 75 mila euro ci sono circa un milione di contribuenti, il 2,43% del totale e peserebbe complessivamente per 248 milioni. Si tratterebbe di una restituzione di circa 20 euro al mese a persona. Non ci sarebbe alcun aumento di tasse per chi ha un reddito superiore ai 75mila euro ma un "mancato taglio". E se la misura ipotizzata si allargasse anche alle fasce di reddito al di sopra dei 55mila euro annui, sarebbero coinvolti 919 mila contribuenti in più, con un ulteriore risparmio di 430 milioni di euro. Il totale sarebbe di 678 milioni di euro.