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Pensioni, "retribuzioni indebite": la stangata, ecco chi è costretto a rimborsare l'Inps

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Occhio alle pensioni e alle retribuzioni indebitamente percepite: l'Inps infatti può richiedere indietro la cifra, al netto delle imposte. Lo stabilisce lo stesso Istituto con la circolare 174/2021, in cui inoltre spiega come procederà al recupero delle somme indebitamente erogate, mettendo la parola fine a un caso interpretativo sull'indebito pensionistico e retributivo che si trascina da tempo tra mille contraddizioni.

Così come riporta ilgiornale.it, secondo quando previsto dall'articolo 2033 "indebito oggettivo" del Codice civile, "chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato. Ha inoltre diritto ai frutti e agli interessi dal giorno del pagamento, se chi lo ha ricevuto era in mala fede, oppure, se questi era in buona fede, dal giorno della domanda".

 

E per le cifre per cui può essere chiesta la restituzione esiste anche un termine ordinario di prescrizione fissato a dieci anni (lo stabilisce l'articolo 2946), la "prescrizione ordinaria". Il Codice civile recita: "Salvo i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni".

Dunque eccoci alla circolare Inps, che procederà al recupero delle somme erogate e dunque anche tassate, ma al netto delle imposte, recependo così un articolo del Tuir, che recita: "Le somme di cui alla lettera d-bis) del comma 1, se assoggettate a ritenuta, sono restituite al netto della ritenuta subita e non costituiscono oneri deducibili".

 

Per calcolare quanto dovrà essere restituito, si fa presente che il netto verrà calcolato sull'aliquota media ottenuta rapportando ritenute e addizionali; il reddito imponibile invece su base annuale dell'importo lordo.

I pensionati o i lavoratori chiamati a restituire denari all'Inps, nel documento di comunicazione di restituzione dell'indebito, troveranno sia l'importo lordo che quello netto, ossia quello che dovrà poi di fatto essere restituito. . Per quanto riguarda la restituzione l’Inps procederà come sostituto di imposta, recuperando le ritenute fiscali con un credito al 30% delle somme nette ricevute. La modalità di restituzione si applica soltanto alle posizioni che al 19 maggio 2020 ancora non erano state definite.

 

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