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Vannia Gava spinge l'economia circolare: "2 miliardi per trasformare i rifiuti"

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"Un miliardo e 500 milioni di euro per nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento di impianti esistenti, 600 milioni per progetti “faro” di economia circolare. Sono stati pubblicati - puntuali con il cronoprogramma del PNRR - i decreti che avviano le procedure per lo stanziamento ed entro 15 giorni arriveranno i bandi pubblici". Così Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione Ecologica e capo dipartimento ambiente della Lega, nel corso del suo intervento alla Presentazione “Rapporto di Sostenibilità CONOU 2020” illustra le tre linee di intervento che dovrebbero accelerare i progetti legati all’economica circolare, la possibilità cioè un modello economico che punta a mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti. 


Si parte dal miglioramento della raccolta differenziata e si arriva all’ammodernamento degli impianti esistenti e alla realizzazione di impianti innovativi di riciclaggio, in particolare per lo smaltimento di fanghi di acque reflue, dei rifiuti di pelletteria e dei rifiuti tessili. Questi progetti – nei piani del ministero - attraverso l’organizzazione in forma di “distretti circolari”, dovrebbero portare una maggiore resilienza e indipendenza del sistema produttivo e consentire quindi di raggiungere obiettivi di economia circolare, incremento occupazionale e impatto ambientale. "La velocità è un elemento strategico – spiega la Gava - e, pertanto, è previsto che gli interventi debbano essere completati entro il 30 giugno 2026. Si tratta di un bel biglietto da visita anche internazionale nei giorni della COP 26 sul Clima e della Presidenza Draghi del G20".
 

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