Mediaset avrà quattro canali. E batte quindi la Rai. Dal 21 aprile, infatti, una delibera dell'Agcom, l’Autorità per le garanzie e le comunicazioni, riporta L'Espresso, stabilisce che l’emittente della famiglia Berlusconi dispone di quattro canali di tipo generalista: Rete4, Canale5, Italia1 con l’aggiunta di 20, uno spazio televisivo in passato acquisito da Retecapri.
Mentre la tv di Stato resta ferma a tre reti Rai1, Rai2 e Rai3, Urbano Cairo, invece, ha solo La7, Comcast (cioè Sky) possiede Tv8, Discovery ha la Nove. Con il passaggio di 20 (con una media giornaliera di ascolti dell’1 per cento) da canale semigeneralista - trasmette eventi sportivi e serie televisive - a canale generalista, Mediaset aumenta il proprio valore economico e otterrà vantaggi industriali e pubblicitari.
Silvio Berlusconi presenta la richiesta della revisione del processo sul caso Mediaset: ci sono nuove prove
Silvio Berlusconi ha richiesto la revisione del processo Mediaset per frode fiscale concluso con la condanna a 4 anni. L...Nel documento Agcom, come si legge nelle ultime righe, i canali generalisti sono collocati sul telecomando, in maniera omogenea, da 1 a 9 con l’unica esclusione di 20 che si trova fra i locali e i tematici. Fonti di Mediaset fanno sapere a L'Espresso che la richiesta all’Agcom, di riconoscere il rango di generalista a 20 si era resa necessaria proprio per non perdere la posizione.
Avanti un altro, ascolti in picchiata: il dato su cui Mediaset si interroga, emergenza-Bonolis?
Una frenata brusca. Eccessiva. Che, adesso, potrebbe mandare in allarme il quartier generale del Biscione. La domenica s...Nell'articolo si spiega che il Biscione si era rivolto all'Agicom ad ottobre durante il trasferimento delle frequenze televisive per l’arrivo, con enorme ritardo in Italia, della seconda generazione del digitale terrestre. Nello stesso periodo poi, insinua L'Espresso, si è insediato il nuovo collegio dell’Agcom presieduto da Giacomo Lasorella, fratello della giornalista Carmen, ex vicesegretario generale della Camera, nominato in quota Movimento 5 Stelle. La delibera del 21 aprile è firmata da Laura Aria come commissario relatore, la quale è stata eletta in Parlamento su proposta di Forza Italia.