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Bancomat, salasso allo sportello: correntisti stangati con le commissioni, ecco quanto paghi in più

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Ritirare denaro contante presso gli sportelli Bancomat potrebbe diventare sempre più difficile e anche più costoso. Nel nostro Paese, a fine 2019, esistevano 24.311 filiali, un numero che è in calo costante. Ci sono meno Atm disponibili, "l’articolazione territoriale degli sportelli bancari operativi in Italia alla fine del 2019 - si legge in un report pubblicato dalla Banca d’Italia il 31 marzo del 2020 - mostra una maggiore presenza nelle regioni del Nord, che rappresentano il 57 per cento del totale nazionale. Il numero di sportelli ubicati nelle regioni del Sud e nelle Isole ammonta complessivamente al 22 per cento del totale nazionale". Gli Atm multifunzione (che permettono altre funzioni oltre al ritiro e sono oggi i più diffusi) sono scesi da 35.671 nel 2013 a 31.807 nel 2018 .

 

 

 

 

 

Ma oltre alla minor presenza di sportelli, le banche hanno nuovi costi della gestione della liquidità dei clienti. Questa situazione sta portando alcuni istituti a prendere misure contro l’eccesso di liquidità. L’ultima banca in ordine di tempo ad aver preso una decisione radicale è il gruppo Ing, che da luglio eliminerà del tutto il denaro contante e diventerà cashless. Ma oltre alla difficoltà di trovare un punto di prelievo automatico soprattutto per chi abita in regioni dove la presenza di sportelli è più bassa, Bancomat spa ha studiato un progetto di revisione dei costi che è al vaglio di un’istruttoria dell’Antitrust.

 

 

 

 

"Tra le novità più importanti - scrive l’Autorità garante della concorrenza e del mercato - si registrano l’abolizione della commissione interbancaria e il pagamento della commissione applicata al prelievo - da parte del consumatore - direttamente all’istituto di credito dove è collocato l’Atm". Ciò vuol dire che se questo modello dovesse essere approvato, chi ritira contante presso lo sportello di una banca di cui non è cliente potrebbe dover pagare non più una commissione interbancaria bensì una commissione di importo diverso a seconda della banca dove ritira. I consumatori rischierebbero di non sapere a priori i costi di prelievo. Un salto nel vuoto non proprio positivo.

 

 

 

 

 

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